Steven Spielberg e il trauma di Schindler’s List

Nell’ampio speciale che Hollywood Reporter dedica a Steven Spielberg, c’è un passaggio che rivela le difficoltà emotive vissute dal grande regista dopo aver lavorato a Schindler’s List, il capolavoro dedicato al tema della Shoah che ottenne 7 premi Oscar, di cui 2 personali per Spielberg (regista e produttore).

 

“Dopo aver realizzato Schindler’s List non riuscivo più a tornare a lavorare. Non potevo. Non ho mai sofferto di depressione, però mi sentivo triste e isolato, tanto quanto il film era ben accolto e di successo. Credo sia stato il trauma di raccontare questa storia e creare la Shoah Foundation”. L’organizzazione ha assorbito molte delle energie del regista di Lincoln, allontanandolo per un po’ da nuovi progetti cinematografici. “Iniziavo a chiedermi se Schindler’s List sarebbe stato l’ultimo film che avrei diretto”.

L’urgenza di tornare dietro alla macchina da presa ha colpito un giorno Steven Spielberg alla stregua di un fulmine. “Ci voleva del tempo”, ha ammesso il regista, che poi si sarebbe dedicato a un film decisamente diverso nei toni da Schindler’s List. Si trattava de Il mondo perduto – Jurassic Park nel 1997.

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