35° Settimana Internazionale della Critica: il programma completo

35° Settimana Internazionale della Critica

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione della 35° Settimana Internazionale della Critica che si svolgerà dal 2 al 12 settembre al Lido di Venezia, nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia numero 77. L’edizione di quest’anno è estremamente importante soprattutto perché si incarica di dare un segnale di rinascita e ripartenza: il cinema può essere un modo per tornare a vivere e fidarsi del mondo, dopo l’esperienza terribile e condivisa di una pandemia globale, che purtroppo non può ancora definirsi conclusa.

 

La selezione è curata dal Delegato Generale della SIC Giona A. Nazzaro con i membri della commissione di selezione Paola Casella, Simone Emiliani, Beatrice Fiorentino e Roberto Manassero.

  • LA SELEZIONE 2020

CONCORSO

50 O DOS BALLENAS SE ENCUENTRAN EN LA PLAYA – 50 OR TWO WHALES MEET AT THE BEACH

di Jorge Cuchí – Messico

Un agghiacciante romanzo di formazione (anti)sentimentale. Un film nerissimo e follemente lirico. La corsa verso l’autodistruzione di due adolescenti colti in un vortice di annoiata disperazione nichilista. Retto da uno sguardo privo di qualsiasi retorica, s’inoltra nei territori più pericolosi e inquietanti del sentire contemporaneo offrendo una riflessione sul mondo come immagine sconcertante.

Sinossi

Félix, un ragazzo di 17 anni, riceve un invito su WhatsApp: vuoi giocare allaBlue Whale? Il gioco con le 50 sfide? Quello in cui alla fine devi ucciderti? Félix accetta. È così che incontra Elisa.I dueiniziano a completare le sfide insieme. 50 è la storia d͛amore didue adolescenti con tendenze suicideche decidono di giocare insiemefinché morte non li separi. Mancano solo 6 giorni.

HAYALETLER – GHOSTS

di Azra Deniz Okyay – Turchia, Qatar

Turchia oggi. Il film con il quale il cinema turco discontinua il presente-Erdogan portando alla luce del sole storie, volti, desideri e conflitti altrimenti sempre intrecciati al simbolico e alle metafore. Un viaggio nel tessuto urbano di una città, fra crisi politiche, desideri, conflitti, hip hop e speculazioni. L’anno zero del cinema turco è questo.

Sinossi

Nel corso di una giornata in cui un sovraccarico di corrente minaccia l’intero paese͕ quattro personaggi incrociano le loro strade a Istanbul, in un quartiere in fase di gentrificazione per la costruzione della “Nuova Turchia”: una madre il cui figlio è in prigione, una giovane ballerina, un’artista-attivista e un astuto intermediario. Le loro storie si intrecciano nel corso di un affare di droga, offrendoci un racconto ruggente della Turchia contemporanea

NON ODIARE – THOU SHALT NOT HATE

di Mauro Mancini

Italia, Polonia

Un esempio di cinema civile come il “cinema italiano di una volta”. Un film non urlato che va dritto al cuore dei conflitti dell’oggi con un linguaggio chiaro e preciso. E che non semplifica le problematiche in campo. Un Alessandro Gassmann tutto contenuto in un dolore misurato che lo sguardo della regia trasforma sapientemente in una possibilità di rinascita.

Sinossi

In una città del nord-est vive Simone Segre, affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa͕ rintraccia la famiglia dellΖuomo͗ Marica͕ la figlia maggiore͖ Marcello͕ adolescente contagiato dal seme dell͛odio razziale; il piccolo Paolo. Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare.

POHANI DOROGY – BAD ROADS

di Natalya Vorozhbyt

Ucraina

La guerra ucraina raccontata attraverso una serie di situazioni e quadri apparentemente sconnessi fra di loro,ma che si rivelano invece profondamente intrecciati. Un teatro della crudeltà retto da uno sguardo filmico potente in grado di smontare la retorica della guerra. A tratti insostenibile, ci presenta una cineasta dalla voce potente e originale, nel segno di una scrittura matura e ricca di potenzialità.

Sinossi

Quattro storie ambientate lungo le strade del Donbass in guerra. Non esistono luoghi sicuri e nessuno può dare un senso a ciò che sta accadendo. Nonostante siano intrappolati nel caos, alcuni riescono comunque a esercitare un’autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove il domani potrebbe non arrivare mai, non tutti sono infelici e indifesi. Anche le vittime più innocenti possono avere la loro occasione per prendere il controllo.

SHORTA

di Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid

Danimarca

La reinvenzione del poliziesco politico in stile Robert Aldrich. Poliziotti corrotti e poliziotti che si illudono di appartenere ai “buoni”. Un assedio violentissimo degno di Walter Hill e un virtuosismo visivo e muscolare assolutamente stupefacente. Cinema schiettamente popolare, contro le derive populiste del cinema d’intrattenimento.

Sinossi

I dettagli esatti di ciò che accadde a Talib Ben Hassi, 19 anni, mentre si trovava sotto custodia della polizia rimangono poco chiari. Gli agenti Jens e Mike sono di pattuglia nel ghetto di Svalegården quando la radio annuncia la morte di Talib, facendo esplodere la rabbia repressa e incontrollabile dei giovani del quartiere, che ora bramano vendetta. Così all’improǀǀisoi due poliziotti diventano un bersaglio facile e devono lottare con le unghie e coi denti per trovare una via d’uscita dal ghetto.

TOPSIDE

di Celine Held e Logan George

Una riflessione accurata e visivamente potente sulla stratificazione di classe della società nordamericana contemporanea. Un viaggio dal buio verso la luce per un film che ripensa la grande lezione del cinema indipendente statunitense. Un saggio di regia mirabile in grado di dare vita a uno dei finali più strazianti e formalmente memorabili degli ultimi anni. Una rivelazione.

Sinossi

Nelle viscere di New York City, una bambina di cinque anni e sua madre vivono nei tunnel abbandonati della metropolitana. In una feroce notte d’inverno dopo un improvviso sgombero da parte della polizia madre e figlia saranno costrette a risalire in superficie. La lotta per la sopravvivenza porterà anche ad una straziante consapevolezza.

USATVANO NEBUS – THE FLOOD WON’T COME

di Marat Sargsyan

Lituania

In qualche angolo dimenticato dell’Europa dell’Est si combatte una guerra senza esclusione di colpi. Un anziano militare che ne ha viste sin troppe di guerre s’inoltra progressivamente in un territorio popolato di fantasmi. Un film dotato di una straordinaria compattezza visiva e formale e pieno di invenzioni narrative sorprendenti. Un’opera che lascerà il segno.

Sinossi

Una schermata blu ci informa che la guerra è iniziata. Che cosa serve? Raccogliere gli uomini, trovare le armi o magari qualcuno ce le darà. Abbiamo bisogno di un posto, un paese in cui la guerra possa svolgersi. Nessun problema, il Colonnello è un vero professionista, ha già scatenato guerre su ordine, o per fare ordine, in molte occasioni e in molti paesi. Ma ora i suoi seguaci sono diventati grandi e hanno cominciato una guerra nel suo paese. Non vorrebbe, ma deve combattere. Sta invecchiando ed è stanco della guerra. Vorrebbe solo sedersi a tavola davanti ad un piatto fumante di gustose costolette e fissare lo schermo innocente di una TV, mentre il TG è in onda e il presentatore tutto agghindato annuncia che la guerra è iniziata.

EVENTI SPECIALI

Film d’apertura THE BOOK OF VISION di Carlo S. Hintermann

Italia, Regno Unito, Belgio

Un’immersione fantasmagorica in una dimensione alternativa del cinema. Un film potentemente onirico e generoso nel quale il mondo e il cinema sono immaginati come un rito delle origini e autentico desiderio di palingenesi. Un melodramma sontuoso e lirico nel quale le storie del cinema diventano una versione alternativa dell’umanità e delle sue immagini.

Sinossi

Eva abbandona la sua carriera di medico per immergersi nella Storia della medicina. È giunto il tempo di mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia, un destino segnato. Johan Anmuth è un medico prussiano del Settecento in perenne conflitto tra nuove spinte giornalistiche e antiche forme di animismo in The Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le due esistenze in un vortice ininterrotto Niente si esaurisce nel proprio tempo. È reale ciò che si desidera, non quello che meramente accade.

Film di chiusura THE ROSSELLINIS di Alessandro Rossellini

Italia, Lettonia

Una saga familiare come il più appassionante dei romanzi d’appendice. La storia di Roberto Rossellini evocata da uno sguardo affettuoso e disincantato. Alessandro Rossellini, figlio di Renzo, nipote di Roberto, ci conduce nel cuore di una storia infinita narrata con un candore sconcertante. Un film intimamente “rosselliniano”.

Sinossi

Roberto Rossellini è stato un genio del cinema ed un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata. Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio͕ non si sente all’altezza del cognome͘ Decide così di girare a ρρ anni il suo primo film͕ affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti ad un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa.

  • LA SELEZIONE SIC@SIC 2020

CONCORSO

  • ACCAMÒRA (IN QUESTO MOMENTO) di Emanuela Muzzupappa
  • ADAM di Pietro Pinto
  • FINIS TERRAE di Tommaso Frangini
  • GAS STATION di Olga Torrico
  • J’ADOR di Simone Bozzelli
  • LE MOSCHE di Edgardo Pistone
  • WHERE THE LEAVES FALL di Xin Alessandro Zheng

EVENTI SPECIALI

  • Cortometraggio di apertura LES AIGLES DE CARTHAGETHE EAGLES OF CARTHAGE di Adriano Valerio
  • Cortometraggio di chiusura ZOMBIE di Giorgio Diritti

La 35° Settimana Internazionale della Critica si svolgerà dal 2 al 12 settembre. Di seguito l’immagine ufficiale dell’edizione di quest’anno che è stata affidata alla giovane artista Fabiana Mascolo:

35° Settimana Internazionale della Critica

- Pubblicità -