lucia bosè

Si è spenta in un ospedale di Segovia, vicino Madrid, l’attrice Lucia Bosé: ad annunciarlo è stato il figlio Miguel via Twitter, dal Messico, dove vive con due dei quattro figli. L’attrice è morta a causa delle complicazioni seguite a una polmonite, alcuni giornali spagnoli parlano di coronavirus, ma non ci sono conferme ufficiali.

 

https://twitter.com/BoseOfficial/status/1242083241907101702?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1242083241907101702&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fsito%2Fnotizie%2Fcultura%2Fcinema%2F2020%2F03%2F23%2Fcinema-e-morta-lucia-bose_5e901720-6a28-4610-8d51-b9c8073e483e.html

La diva dai capelli blu aveva lasciato la carriera per la famiglia e si è spenta in solitudine a causa della specificità del virus, che prevede l’isolamento dei malati. Era nata a Milano il 28 gennaio 1931 con il nome di Lucia Borioni.

Notata, giovanissima, da Luchino Visconti, partecipa e vince la gara di Miss Italia nel 1947. Di lì a qualche anno, debutta al cinema. Si fa notare in Non c’è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto Cronaca di un amore (1950) di Antonioni per il quale recita anche ne La signora senza camelie (1953).

Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un personaggio molto popolare. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini.

Tra le sue interpretazioni recenti, ricordiamo Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L’avaro (1990) di Tonino Cervi, Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.

Nel 2017 riceve il Wilde Vip European Award per l’arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l’Osservatorio Parlamentare Europeo.

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