MioCinema: la rassegna sui documentaristi si apre con Il corpo della sposa

Il film sarà presentato al pubblico di MioCinema dalla regista Michela Occhipinti, a dialogare con lei Felice Laudadio, direttore del Bif&st-Bari International Film Festival e presidente della "Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia".

il corpo della sposa

Dopo il grande successo al Festival di Berlino nel 2019 e dopo essere stato presentato in anteprima nazionale allo scorso Bif&st Bari International Film Festival, l’emozionante film Il corpo della sposa arriva su MioCinema.

 

Come di consueto, la presentazione potrà essere seguita sul sito e sulla pagina Facebook di Miocinema, senza alcun bisogno di registrazione. A seguire, il film sarà disponibile sulla piattaforma a pagamento.

Attraverso la storia di una donna che arriva persino a mettere a rischio la propria salute per soddisfare un canone estetico imposto da altri, Il corpo della sposa, vuole raccontare la complessità del rapporto tra le donne e i loro corpi su una scala molto più ampia. Fino a che punto i modelli sociali, spesso costruiti per soddisfare i desideri maschili, influenzano e condizionano le donne nel mondo? La Mauritania nel film funziona come un “altrove”, in opposizione al mondo da cui provengo e vivo, e tuttavia, nella sua paradossale inversione di una serie di rapporti, si trasforma in uno specchio che mostra il modo distorto in cui il corpo delle donne viene sempre percepito.

Michela Occhipinti

SINOSSI de Il corpo della sposa

Ambientato in un’inedita Mauritania, Il corpo della sposa – Flesh out racconta la storia di Verida (l’esordiente Verida Beitta Ahmed Deiche), una ragazza moderna che lavora in un salone di bellezza, frequenta i social network, si diverte con le amiche. Quando la famiglia sceglie per lei un futuro sposo, Verida – come molte sue coetanee – si vede costretta a prendere peso affrontando il “gavage”, per raggiungere l’ideale di bellezza e lo status sociale che la tradizione del suo Paese le impone. Mentre il matrimonio si avvicina a grandi passi, pasto dopo pasto, Verida mette in discussione tutto ciò che ha sempre dato per scontato: i suoi cari, il suo modo di vivere e – non ultimo – il suo stesso corpo.

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