L’amministratore di
Vincenzo Marra è il documentario che aprirà il concorso di
CinemaXXI, la linea di programma che il Festival Internazionale del
Film di Roma (8-17 novembre 2013) dedica alle nuove correnti del
cinema mondiale. Il regista e sceneggiatore napoletano, autore di
Tornando a casa (2001, miglior film alla Settimana
Internazionale della Critica di Venezia), Estranei alla
massa (2002, Menzione Speciale della giuria al Festival di
Torino), Vento di terra (2004, Menzione Speciale della
giuria a Venezia, film rivelazione dell’anno alla Semaine de la
Critique di Cannes), L’udienza è aperta (2006, candidato al
David di Donatello come miglior documentario italiano), Il
gemello (2012, Menzione Speciale ai Nastri D’Argento), torna a
puntare i riflettori sul Meridione, raccontando la vita di Umberto
Montella, amministratore di condomini a Napoli. Le sue giornate
trascorrono fra riunioni, incontri e problemi quotidiani di piccola
e grande portata.
“Con L’amministratore ho voluto raccontare qualcosa dell’Italia di oggi, a partire da Napoli, una città che conosco bene – spiega Marra – Con Il gemello ho scoperto un modo di fare cinema in diretta che mi ha permesso di entrare in contatto con la realtà delle persone che incontravo senza mediazioni o filtri. Molti spettatori mi chiedono come faccio a scrivere sceneggiature così accurate. I miei film non hanno sceneggiatura. Sono come una jam session a cielo aperto che io, il mio operatore e i miei protagonisti affrontiamo spontaneamente. Le storie si coagulano e si sciolgono seguendo un ritmo naturale. Mi pongo in una posizione d’ascolto per raccontarle al meglio. Credo che in Italia oggi sia questo il cinema più adatto a mettere in scena un Paese che cambia instancabilmente. Con il mio quinto capitolo di film documentari dedicati a Napoli, ho seguito un incredibile amministratore di condominio. Grazie a lui e fedele al mio stile, sono riuscito ad entrare nelle case delle persone, quelle ricche e quelle povere, in una Napoli ai tempi della crisi, in ogni caso vitale, arrabbiata, esagerata ma sempre sorprendente. Sono contento ed eccitato di vivere, per me e per il mio film, la nuova esperienza del Festival di Roma”.
L’amministratore, un documentario che avrebbe potuto essere diretto da Luigi Zampa e scritto da Eduardo De Filippo, conferma in Vincenzo Marra uno degli sguardi più schiettamente mobili e irrequieti del cinema italiano contemporaneo. Fautore di un cinema del reale che bracca corpi e storie negli angoli più angusti dell’Italia contemporanea, Marra è uno degli esponenti di punta del documentario di creazione italiano. Non a caso amatissimo da Martin Scorsese che lo reputa uno dei cineasti italiani più innovativi degli ultimi anni.
Prospettive Doc Italia, che come annunciato nei mesi scorsi è diventata una linea di programma rivolta ad esplorare le nuove tendenze del cinema documentario italiano, inaugurerà il suo concorso con Lettera al Presidente di Marco Santarelli. Il regista e produttore che ha firmato GenovaTripoli (2009, in concorso al Festival dei Popoli di Firenze), Interporto (2010, Festival di Torino), Scuolamedia (selezionato nella competizione del 33° Cinéma du Réel di Parigi, premio UCCA al Festival di Torino) e Milleunanotte (2012, Festival Internazionale del Film di Roma), racconta storie di uomini e donne che, dal dopoguerra a oggi, si sono rivolti al Presidente della Repubblica con la speranza di risolvere un problema o realizzare un sogno.
Lettera al Presidente è un attraversamento dell’immaginario collettivo di un Paese che, uscito dal disastro della seconda guerra mondiale, si è trovato ad affrontare le lusinghe del boom economico. Attento narratore di storie collettive, nonché emergente del cinema documentario italiano, Santarelli racconta con grande passione civile il rapporto – immaginario – che lega gli italiani al cosiddetto “potere”. Il documentario porta alla luce voci sepolte dal tempo, la cui urgenza risuona oggi più forte che mai. Festival di Roma 2013
L’AMMINISTRATORE
di Vincenzo Marra, Italia, 2013, 80’ | Prodotto da Gianluca Arcopinto
Le giornate di Umberto Montella, amministratore di numerosi condomini a Napoli, con la sua famiglia a lavorare nel suo studio, con le riunioni, gli incontri e i problemi quotidiani di piccola e grande portata. L’eterogenea platea di clienti ci racconta l’Italia di questi giorni. L’amministratore è un “Caronte” che ci traghetta nelle varie anime della città, nei condomini dei ricchi e dei poveri, dove spesso lo scontro con il proprio vicino diventa la valvola di sfogo per tirare avanti.
Festival di Roma 2013
LETTERA AL PRESIDENTE
di Marco Santarelli, Italia, 2013,
69’ |
2 giugno 2013. Roma all’alba, una città che si
sveglia lentamente. Nel pomeriggio, sul marciapiede che corre lungo
la strada principale che separa la residenza del Presidente dalla
città, una lunga fila di persone è in attesa che si aprano le porte
dei giardini del Quirinale, un appuntamento ormai consolidato per
festeggiare il giorno della Repubblica. Lungo i viali della
residenza del Capo dello Stato, tre uomini stanno seguendo una
guida che racconta la storia dei giardini. Chi sono questi tre
signori? Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro. È il 1969.
Da Tortoreto, un piccolo paese dell’Abruzzo, tre ragazzini, sulla
scia dell’euforia collettiva scatenata dallo sbarco sulla Luna
degli americani, scrivono e firmano una lettera al Presidente della
Repubblica Giuseppe Saragat, chiedendo che li aiuti ad andare su
Marte. Quella richiesta scritta la ritroviamo ora nei locali dove
l’archivio della Presidenza conserva le migliaia di istanze e
lettere che i cittadini italiani hanno scritto ai loro presidenti.
Un patrimonio inestimabile e mai studiato che va dal primo
dopoguerra ai nostri giorni. Si racconta, quindi, l’Italia del
dopoguerra, della ricostruzione, del boom economico, con le sue
luci ed ombre. Un viaggio fatto di storie di vita, dure e
drammatiche, ma anche di tanti sogni, che ci presenta l’Italia di
ieri (e forse di oggi) da un punto di vista inedito.