Festival di Cannes, debutta l’Italia con Marco Bellocchio e il suo Rapito

Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala e Marco Bellocchio
Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala e Marco Bellocchio al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Un anno dopo Esterno Notte, la sua serie sul rapimento e l’assassinio nel 1978 dell’ex capo del governo italiano Aldo Moro, il regista italiano Marco Bellocchio cattura un altro rapimento che ha fatto notizia nell’Italia dell’Ottocento. Rapito racconta la storia di Edgardo Mortara, un bambino nato in una famiglia ebrea, rapito dalla Chiesa per ordine del Papa per essere cristianizzato. Il film è concorso per la Palma d’Oro al Festival di Cannes.

 

Cosa sapevi della vicenda Mortara prima di iniziare a scrivere questo lungometraggio? Non lo sapevo. L’ho scoperto in un libro di Vittorio Messori, un autore molto cattolico e conservatore che ha sviluppato la vita di Edgardo Mortara e ha difeso le ragioni che hanno portato il Papa a separarlo dalla sua famiglia. Il suo libro svela le contraddizioni esistenziali di Mortara. Pare che oltre al suo rapimento – sul quale Messori passa sotto silenzio -, Mortara non abbia goduto di una vita molto serena. Ma ha rivendicato la sua libertà e la sua conversione spontanea per diventare cattolico. Inoltre, il film originariamente doveva intitolarsi The Conversion . La storia che Messori ne racconta tradisce una sofferenza permanente a causa delle contraddizioni che lo abitavano.

Come ti sei avvicinato alla sceneggiatura con Susanna Nicchiarelli? Oltre a quello di Messori, abbiamo essenzialmente basato il nostro lavoro sui libri: quello di Daniele Scalise, che evoca anche questo caso, o anche quello di David Kertzer, che Steven Spielberg ha voluto adattare prima di cambiare idea. Come per Esterno Notte, abbiamo cercato di basare il nostro racconto su fatti storicamente indiscutibili, per poi lasciare che la nostra immaginazione si inserisse negli spazi che la Storia ha lasciato vacanti. Ad esempio, avevamo pochissime informazioni sulle personalità dei personaggi. Abbiamo rispettato alcuni capisaldi storici per costruire la struttura del film: il rapimento nel 1858, il processo nel 1860 e la presa di Roma nel 1870.

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