Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker (qui la nostra recensione) sta ricevendo alcune tra le critiche più contrastanti che siano mai state riservate ad uno dei nove film della “Saga degli Skywalker”: ciononostante, è sicuramente un film destinato ad aprire un profondo dibattito e del quale si parlerà per molto tempo.

Alcuni, ovviamente lo ameranno, mentre altri, probabilmente, lo odieranno. Ma trattandosi del finale di un arco narrativo iniziato ben 42 anni, accontentare tutti era letteralmente impossibile. Ma cosa ha funziona davvero e cosa invece no nel film di J.J. Abrams? Proviamo a spiegarvelo di seguito… ovviamente, se ancora non avete avuto modo di vedere il film, ci consigliamo di tenervi alla larga dalla lettura dell’articolo!

11Cosa funziona: L’addio al Generale Leia

 

Pur avendo avuto a disposizione soltanto alcune scene tagliate da Il Risveglio della Forza, J.J. Abrams è comunque riuscito a porgere al personaggio del Generale Leia interpretato da Carrie Fisher il dovuto omaggio, dal momento che nel film la vediamo offrire alcuni importantissimi consigli a Rey mentre la allena per diventare un Jedi.

La scena della morte del personaggio è forse un tantino deludente, ma risulta comunque funzionale se inserita nel contesto della storia: la sequenza flashback al fianco del giovane Luke e l’apparizione nelle battute finale come Fantasma della Forza rendono ulteriore giustizia ad un personaggio assolutamente iconico che, sfortunatamente, non vedremo mai più.