Aragorn è uno dei personaggi principali e più eroici de Il Signore degli Anelli. Ha scortato gli Hobbit fino a Gran Burrone, e li ha salvati dalle grinfie dei Nazgul. È stato parte del Consiglio di Elrond, dove ha giurato fedeltà al nuovo portatore dell’Anello Frodo. Aragorn è uno dei più grandi combattenti della Terra di Mezzo, ha il dono di una vita lunga proprio dei Nùmenòreani, e ha decenni di esperienza in battaglia. Quando si arriva alle vicende de Il Signore degli Anelli, è più che preparato a ciò che sta arrivando. Inoltre, è anche il discendente di Isidur, il Re di Gondor. Dato che il reame non ha un re ma un Sovrintendente, Aragorn deve anche cercare di riaffermare la propria autorità, per riprendere la corona e ricostruire il mondo degli Uomini. È questo il suo viaggio nella trilogia, ma nei film ci sono molte cose sui personaggi che vengono tralasciate. Ecco 15 fatti su Aragorn, o King Elessar, che solo i fan conoscono.
La caccia a Gollum
Bilbo Baggins ha trovato l’anello quando era custodito da Gollum, che aveva generato una particolare ossessione in lui. Bilbo sembra comunque essere abbastanza resistente alla seduzione dell’Anello, e decide di tenerlo con sè, portandolo nella Contea, dove lo tiene per decenni. Gandalf non se ne accorge subito, ma ad un certo punto comincia a notare che Bilbo custodisce un misterioso anello, e decide di indagare. E per saperne di più, c’è solo una persona che lo può aiutare, ovvero colui che ha custodito l’Anello per ultimo: Gollum. Gandalf non ha particolare abilità innate per quanto riguarda il rintracciare la creatura, e chiede quindi ad Aragorn di compiere la missione per conto suo. Ci vuole parecchio tempo, ad Aragorn, per trovare Gollum. Ma alla fine, compie la propria missione e lo porta nel Reame Boscoso, dove la creatura viene interrogata da Gandalf e re Thranduil, il padre di Legolas. È proprio questa vicenda a convincere Gandalf del fatto che l’anello posseduto da Bilbo sia effettivamente l’Unico Anello.
La vita con gli elfi
Aragorn non ha avuto esattamente un’infanzia stabile. Suo padre fu ucciso quando era un ragazzino, e la madre a dovette assicurarsi di portarlo il un luogo sicuro, prima di morire a sua volta. E scelse proprio Gran Burrone, dove fu cresciuto dagli Elfi, che si presero cura del ragazzino. Ne Il Signore degli Anelli, Aragorn parla Elfico correntemente e sembra trovarsi particolarmente a proprio agio nel luogo. E la ragione è ché Aragorn è cresciuto proprio a Gran Burrone. Se ne va infine per stare con i propri fratelli e sorelle numenoreani, ma porta con sé la saggezza elfica. Inoltre, la madre fu seppellita a Gran Burrone, e la tomba compare nel film: è quella che Aragorn visita ne La Compagnia dell’Anello.
Non conosceva le proprie origini
Dopo che il padre di Aragorn fu ucciso in battaglia, la madre divenne abbastanza paranoica riguardo al fato figlio, che temeva fosse come quello del padre. È questo il motivo per cui, dopo averlo portato a Gran Burrone, decide di cambiare il suo nome con “Estel”. Infatti, il nome “Aragorn figlio di Arathorn” era conosciuto come quello dell’erede di Elendil e del legittimo erede al trono di Gondor. E Sauron, che voleva impedire a tutti i costi che un nuovo re dominasse il mondo degli uomini, non si sarebbe fermato di fronte a nulla per assicurarsi del fatto che l’erede di Gondor venisse ucciso prima di arrivare a dover confrontarsi con lui. E Aragorn passa la maggior parte della propria vita con il nome “Estel”, e addirittura ignora e proprie origini fino all’età di vent’anni. Quando gli viene rivelata la verità, decide di lasciare gli Elfi e di combattere al fianco dei Raminghi del Nord. Ma impara come nascondersi tra la folla e passare inosservato, oltre a diventare il leader dei Raminghi e il loro miglior combattente.
Il dono di un anello
Ne Il Signore degli Anelli, vediamo che Aragorn indossa sempre un anello al dito. Nel film Le Due Torri, scopriamo che l’anello è formato da due serprenti con gli occhi di smeraldo, di cui uno divora l’altro, che ha una corona di fiori dorati. Sembra un dettaglio inutile, ma Saruman rivela che si tratta in realtà l’Anello di Barahir. Uno deglio oggetti più antichi della Terra di Mezzo, il fatto che Aragorn lo indossi è abbastanza eccitante. Gli è stato dato, infatti, da Re Elron di Gran Burrone, come premio per aver salvato la propria vita in battaglia. Nella trilogia cinematografica, è sottinteso che l’anello simbolizzi che il portatore sia l’erede al trono di Gondor. E va bene, almeno per i film. Ma è interessante che ci sia dietro molta più storia di quello che sembra.
Guardiano degli Hobbit
Gandalf il Grigio comincia a sospettare che ci sia qualcosa di strano quando Bilbo arriva a festeggiare addirittura il proprio centoundicesimo compleanno. Il che lo spinge a partire all’avventura e scoprire qualcosa di più sul passato di Bilbo durante i suoi viaggi. È allora che le strade di Aragorn e Gandalf si incrociano, e i due diventano buoni amici. Avendo l’impressione che sia Bilbo ad avere l’Unico Anello, Gandalf raccomanda ad Aragorn e agli altri Raminghi del Nord di tenere d’occhio la Contea e di proteggere gli hobbit dal male. Aragorn accetta, e i suoi uomini cominciano a sorvegliare l’area. È nel suo viaggio tra varie terre che gli viene dato il soprannome di Grampasso. Dopo che Gandalf gli chiede di rintracciare gollum, lascia la custodia degli hobbit, ma ritorna appena compiuta la propria missione. Ed è dopo il suo ritorno che finirà per incrociare Frodo al Puledro Impennato. È possibile anche che l’incontro non sia stato casuale, che anzi Aragorn sia stato mandato da Gandalf stesso.
Combattere sotto mentite spoglie
Dopo la Battaglia delle Cinque Armate, chiunque nella Terra di Mezzo sapeva che Sauron stesse riguadagnando forza e che si trovasse nella terra di Mordor. Poco dopo, in giro si cominciarono a vedere gli orchi, sepre più spesso, e molte battaglie si susseguirono, culminando poi nella decisiva Guerra dell’Anello. Aragorn ha combattuto in molte battaglie con il nome di Grampasso, viaggiando poi verso est e aiutando i popoli di Rohan e Gondor nella lotta contro le forze di Sauron. Per tutto quel tempo, sceglie di usare il nome Thorongil, in modo da non essere riconosciuto come l’erede al trono di Gondor. Ha combattuto al fianco di Thengel, il padre di Re Theoden.
Da un reame all’altro
Quando incontriamo Aragorn ne Il Signore degli Anelli, è chiaro a tutti che sia un uomo che sa molto sulla Terra di Mezzo, e che ha visto molto. Ovunque viaggi, sembra che la gente del posto lo riconosca. Il Re Theoden lo riconosce dai tempi in cui aveva combattuto con suo padre. Ma Aragorn ha viaggiato molto, anche oltre i regni degli uomini. Durante i propri viaggi, infatti, Aragorn ha visitato posti come Minas Tirith, Edoras, e altri. È stato a Lothlorien per parecchio tempo per la sua bella Arwen, ed è passato addirittura attraverso le Miniere di Moria. Inoltre, ha conosciuto Legolas durante la ricerca di Gollum, che l’ha portato fino al Bosco Atro.
L’ultimo baluardo/atto del padre
Aragon perde il padre in età molto giovane e, ne Il Signore degli Anelli, questi non viene nemmeno menzionato (tranne che per il ricorrente “Aragorn, figlio di Arathorn“). Non sappiamo molto su Arathorn, ma sappiamo che era l’erede al trono di Gondor e che era un grande combattente, proprio come il figlio. Ma come è morto? Essendo un Ramingo del Nord, Arathorn amava andare a caccia di Orchi, per la quale si unì a Elladan e Elrohir, figli di Elrond. Mentre il trio è a caccia di un gruppo di orchi, uno di questi si gira e scocca una freccia, che finisce dritta nell’occhio di Arathorn, che muore sul colpo, lasciando il destino di Gondor nelle mani del figlio di due anni.
Ricostruire la Terra di Mezzo
La storia di Aragorn ne Il Signore degli Anelli va più o meno così: è il leggitimo erede al trono di Gondor, ma lui non vuole. Sfortunatamente, senza un re alla guida del regno, Gondor è guidata da Denethor, che non è proprio il massimo. Per questo motivo, Aragorn capisce che deve accettare il proprio destino e diventare colui che è nato per essere, nel bene e nel male. Dopo la sconfitta dell’armata di Sauron nei campi del Pelennor, Aragorn diventa il leader degli uomini e marcia verso il Nero Cancello. Dopo la distruzione dell’Anello, Aragorn viene ufficialmente incoronato Re di Gondor, ed è un eccellente sovrano. Si assicura che i confini siano sicuri, e si sforza per ricostruire i regni degli uomini nella Terra di Mezzo. Gondor ritorna al suo antico splendore, e i rapporti tra Elfi e Nani riprendono grazie a lui.
Re di Arnor
Gondor e Rohan sono i due grandi regni degli uomini coinvolti nella Guerra dell’Anello ne Il Signore degli Anelli. Ma non sono gli unici: tra gli altri, c’è il Regno di Arnor, che si trova abbastanza vicino alla Contea. Era un antico regno che aveva avuto, a suo tempo, la sua dose di guerre e che fu quasi distrutto dalla corsa per il potere del Re degli Stregoni di Angmar. Come erede di Isildur, Aragorn non è solo il legittimo erede al trono di Gondor, ma anche quello di Arnor. Una volta incoronato Re di Gondor, ha cercato anche di riottenere Arnonr, che al tempo non aveva un re come si deve. Ci volle un po’ di tempo, ma Gondor e Arnor vennero finalmente riuniti sotto un’unica bandiera, e il regno riunito fu portato avanti dal figlio Eldarion.
Il significato della sua canzone
Quando Aragorn viene incoronato Re di Gondor, si rivolge alla folla dall’alto di Minas Tirith e canta una canzone. È in una lingua sconosciuta e non è sottotitolata: il che vuol dire che la maggior parte del pubblico non riesce a decifrarla. Il testo della canzone è questo: “Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn’ Ambar-metta!”, che significa: “Io sono giunto alla Terra di Mezzo dal Grande Mare. In questo luogo mi stabilirò, e così i miei eredi, fino alla fine del mondo.” La canzone è il giuramento di Elendil, il Re di Gondor che fu ucciso da Sauron nella Seconda Era della Terra di Mezzo, con la quale Aragorn vuole riassicurare il proprio popolo del fatto che è tra loro per portare prosperità non solo a Gondor, ma a tutta la Terra di mezzo.
Ha regnato per più di un secolo
Quando incontriamo Aragorn ne Il Signore degli Anelli, ha l’aria di un uomo maturo, tra i 30 e i 40 anni, più o meno. E la rivelazione del fatto che ne abbia in realtà 87, è una bella sorpresa per tutti. Avendo sangue Nùmenòreano, infatti, ha il dono di una vita particolarmente lunga per un uomo. Ed è questo il motivo per il quale ha combattutto in numerose guerre già prima della Guerra dell’Anello. E, dato che diventa Re di Gondor ad un’età giò relativamente avanzata, in tanti si sono chiesti per quanto abbia poi regnato. A quanto pare, Aragorn ha regnato per un totale di 120, ed ha guidato la Terra di Mezzo verso una prosperosa Quarta Era, morendo all’età di 200 anni. L’eredità di Aragorn viene raccolta dal figlio Eldarion, erede al trono. In origine, doveva esserci un romanzo dedicato a Eldarion.
Vecchie amicizie nella compagnia
Abbiamo già visto che, prima delle avventure de Il Signore degli Anelli, Aragorn ha avuto l’occasione (e il tempo) per andarsene un po’ in giro. Quando lo incontriamo ne La Compagnia dell’Anello, mentre conduce gli hobbit a Gran Burrone, notiamo che ha qualche conoscenza in più e, quando arriviamo finalmente a destinazione, la maggior parte delle persone presenti al Consiglio di Elrond conosce già il suo nome. Gandalf e Aragorn sono amici dai tempi della caccia a Gollum e la custodia della Contea. Inoltre, anche Legolas ha già una certa familiarità con Aragorn e addirittura Boromir, figlio del Sovrintendente di Gondor, sa chi sia. Nel Consiglio, Gimli sembra essere l’unico a non conoscerlo.
Problemi con l’età di Aragorn
La trilogia de Il Signore degli Anelli è, prima di tutto, un eccellente adattamento cinematografico dei libri, dove le differenze rispetto al materiale originale sono giustificate dallo sforzo di creare un’eccellente esperienza per un pubblico nuovo. Un elemento chiave che viene tralasciato è, però, sono le avventure di Gandalf da quando lascia la Contea dopo il compleanno di Bilbo al suo ritorno per mandare Frodo in missione. Nel film, sembra che il ritorno dello stregone avvenga nell’arco di qualche giorno, mentre nei libri passano in realtà anni, durante i quali l’Anello rimane nascosto a Casa Baggins. E lo scarto temporale ha creato delle incongruenze nella trilogia cinematografica de Lo Hobbit. Dato che l’età dei personaggi ne Il Signore degli Anelli fu mantenuta, un arco di tempo di diversi anni viene a mancare. Quando Legolas viene mandato in cerca di Grampasso, questi nel film ha 27 anni, mentre nei libri ne ha solamente dieci. Il che ha portato molti a criticare la scelta del riferimento a Il Signore degli Anelli, un po’ fine a se stesso e che causa più incongruenze che altro.
Ha quasi avuto un ruolo ne L’Hobbit
Quando Tolkien ha scritto Lo Hobbit, questo raccontava la storia abbastanza ridotta e autonoma di un hobbit che diventa un famoso ladro e aiuta i Nani della Montagna Solitaria a ritornare alla propria casa occupata da un drago. Era una storia di un libro soltanto, ma dopo il successo de Il Signore degli Anelli, la Warner Bros ha deciso di trasformarlo in un’altra trilogia. Sfortunatamente, il risultato è stata una storia un po’ gonfiata e piena di personaggi senza scopo, e riferimenti non troppo sottili e fini a se stessi alla trilogia precedente. Tra i vari cameo, come quelli di Saruman, Galadriel e Legolas, un altro personaggio avrebbe potuto fare la propria comparsa ne Lo Hobbit: Aragorn. I produttori chiesero a Viggo Mortensen se fosse disponibile a riprendere il ruolo per Lo Hobbit. Ma l’attore ha letto il libro e sembra che abbia risposto dicendo: “Lo sapete perché Aragorn non compare nel romanzo, giusto? Sapete che c’è uno scarto temporale di 60 anni tra i libri?”. Dopotutto, va bene così: forse la comparsa di Aragorn sarebbe stata solo un’altra distrazione.
Fonte: CBR.com