Buon Compleanno Julianne Moore

kingsman il cerchio d'oro

Rossa naturale (merito della madre scozzese?) e naturalmente affascinante, Julie Anne Smith è conosciuta ai più col nome d’arte, Julianne Moore, unica opzione disponibile quando si iscrive alla Screen Actors Guild.

 

In realtà da piccola vuole fare il dottore, ma è talmente brava nelle recite della scuola che la incoraggiano a tentare seriamente la carriera d’attrice, anche se lei per sicurezza si prende una laurea alla Boston University. Dopo la gavetta di rito, sia off-Broadway che in TV, la Moore debutta al cinema nel 1990 con I delitti del gatto nero, in cui interpreta la vittima di una mummia. Dopo una serie di ruoli marginali, nel ‘93 fa parte del corale America oggi di Altman, che la pone sotto i riflettori quelli veri per la sua perfomance apprezzatissima dalla critica, e anche per quel monologo che Marian,  il suo personaggio, recita mezza nuda (che poi è la metà che solitamente resta coperta).

Segue Safe, film low buget che la vede per la prima volta protagonista assoluta e che dà inizio alla collaborazione col regista Todd Haynes, con cui l’attrice tornerà a collaborare anche in Lontano dal Paradiso (Coppa Volpi 2003) e Io non sono qui. Non possiamo non citare il cult Il grande Lebowski, ma sono due pellicole più commerciali,  Nine Months – Imprevisti d’amore e Jurassic Park II – Il mondo perduto, ad aprire alla Moore le porte di Hollywood, dove si insedierà stabilmente nel giro di pochi anni, ricevendo ben 4 nomination all’Oscar, sia come non protagonista (Boogie Nights nel ‘98 e The Hours nel 2003), sia come ‘leading actress’ (Fine di una storia nel 2000 e Lontano dal Paradiso nel 2003). Con l’arrivo del nuovo millennio Julianne è ormai un’interprete affermata e si può permettere di alternare opere indipendenti a produzioni più mainstream, così nel suo CV troviamo titoloni come Hannibal, Laws of Attraction, The Forgotten, I figli degli uomini e Crazy, Stupid, Love, ma anche film d’autore come La fortuna di Cookie, Magnolia, A Single Man e I ragazzi stanno bene. A breve la vedremo alle prese col remake dell’horror di culto Carrie, come a dire che la signora non si fa mancare proprio niente… anzi, per impiegare il tempo libero, ecco che si cimenta anche come scrittrice di libri per ragazzi. Ed è subito best-seller.

A proposito, è appena entrata a far parte del cast del terzo capitolo di Hunger Games, e finalmente si è beccata la sua stella sulla Walk of Fame, la n° 2507. Le candeline, invece, sono solo 53. HAPPY BIRTHDAY JULIANNE!

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Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...