Easy Rider

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Regia: Dennis Hopper

Anno: 1969

Cast: Dennis Hopper, Jack Nicholson, Peter Fonda.

 

Easy Rider è un film drammatico del 1969, diretto e interpretato da Dennis Hopper. Gli altre due attori protagonisti sono Jack Nicholson e Peter Fonda (figlio di Henry e fratello di Jane). Pochi dialoghi e tanti paesaggi mozzafiato; il giusto mix per un film che tratta di libertà. Trattato con maestria anche lo scontro tutto fine anni ’60 tra un America bigotta e conservatrice da un lato e un America anticonformista dall’altro. Il finale drammatico è la giusta ciliegina sulla torta.

Due giovani hippy, Billy e Wyatt, girano in moto per gli States in piena libertà. Finiti in galera per aver sfilato insieme a una banda senza l’apposito permesso, conoscono un ricco giovane avvocato classico “figlio di papà”, George, che paga la cauzione anche a loro e gli danno un passaggio. I tre, desiderosi di una vita libera senza catene imposte dalla società, si scontreranno con una realtà piena di pregiudizi e balorda.

Il film è stato girato nel 1967 in 6 settimane ma c’è voluto un anno e mezzo per montarlo. Alcune sequenze sono girate in 16 mm e poi ingrandite e sgranate. Il soggetto della pellicola è ispirato al film italiano Il sorpasso di Dino Risi, uscito negli Stati Uniti con il titolo The Easy Life. Col successo ottenuto per l’interpretazione nel film, Jack Nicholson decise di proseguire la carriera di attore che in quel periodo voleva abbandonare per fare il regista. Il film non si avvaleva di un vero e proprio copione: gran parte dei dialoghi sono improvvisati durante le riprese. È il primo film in cui i protagonisti fumano tranquillamente marijuana senza poi commettere atti criminali. Gli attori fumano realmente sul set, e nella scena in cui Jack Nicholson dice: con tutti gli strati sociali e ride, la risata è dovuta al fatto che era sotto l’effetto della droga e nella versione originale la frase risulta quasi uno scioglilingua.alt

Durante la scena nella quale Fonda piange in cimitero vicino la statua della Madonna ripete più volte delle frasi non del tutto comprensibili: “Perché mi hai lasciato solo mamma”. Sembra che quella battuta fosse stata detta casualmente durante una crisi del protagonista dovuto all’uso di LSD. La madre di Peter Fonda è realmente morta quando lui era ancora adolescente. La moto usata da Peter Fonda nel film è il modello Captain America del 1969, è stata costruita da Ben Hardy meccanico afroamericano di Los Angeles che aveva costruito il Pan di The Wild Angels (dove conobbe Peter Fonda). Hardy acquistò per 500 $ l’una quattro Hydra Glide del ’49, ’50 e ’52 a un’asta della polizia. Le chopperizzò su idea dell’attore (dalla rivista LowRide n 17, novembre 2009).

Easy rider resta alla memoria dello spettatore anche per la straordinaria colonna sonora, che ben si sposa con le sequenze spruzzanti libertà e voglia di vivere. Composta da canzoni rock del periodo fine anni sessanta, essa è diventata un disco di grande successo che si tramanda tra le generazioni. Molti dei brani della colonna sonora sono stati raccolti nell’album dei Byrds Ballad of Easy Rider. Tra gli autori si ricordano: The Byrds, Hoyt Axton, Steppenwolf, Bob Dylan, Jimi Hendrix, John Keene, The Band.

Quanto ai riconoscimenti, ha vinto il premio per la miglior opera prima al 22º Festival di Cannes e ha guadagnato due nomination all’Oscar come Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore non Protagonista. Nel 1969 è stato insignito del premio Caméra d’or al Festival di Cannes. Nel 1998 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

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