His Dark Materials – Queste oscure materie: recensione dei primi due episodi della seconda stagione

Disponibile dal 21 dicembre su Sky Atlantic e NOW le prime due puntate della seconda stagione dello show con protagonista Dafne Keen.

His Dark Materials - Queste oscure materie recensione stagione 2

Arriva anche in Italia la seconda stagione di His Dark Materials – Queste oscure materie, la serie fantasy targata HBO e BBC e basata sull’omonima trilogia di Philip Pullman. L’appuntamento è per il 21 dicembre su Sky Atlantic e NOW TV.

 

Adattamento del secondo romanzo della trilogia, La lama sottile, la seconda stagione di His Dark Materials – Queste oscure materie vede la protagonista Lyra – Linguargentina – Belacqua alle prese con nuovi incontri, trai quali, in particolare, ci sono Will Parry e la dottoressa Mary Malone. La ragazzina non lo sa ancora, ma questi due incontri saranno fondamentali per il suo viaggio, nonché possessori di altri due oggetti che, insieme all’Aletiometro in suo possesso, serviranno a sventare i piani del Magisterium e a mettere sottosopra l’ordine mondiale (almeno del suo mondo). Intanto, l’affascinante e senza scrupoli signora Marisa Coulter, trama con il Magisterium stesso per scovare Lyra, sfruttando e manipolando a suo piacimento uomini di chiesa che non riescono a resistere al suo fascino. Contemporaneamente, la streghe guidate da Serafina Pekkala prenderanno per la prima volta parte a una disputa tra gli uomini, perché conoscono una profezia e hanno visto la bambina che la compirà.

His Dark Materials – Queste oscure materie è epica ed emozionate

Anche solo dopo la visione dei primi due episodi della seconda stagione di His Dark Materials – Queste oscure materie, ci rendiamo conto che siamo di fronte ad un sontuoso adattamento, un lavoro forse anche migliore di quello portato avanti con il primo ciclo, forse perché per ora ci si muove in un mondo che è fondamentalmente il nostro, e la componente fantastica è per ora meno presente.

L’incontro tra Will e Lyra ha il giusto sapore, ci troviamo di fronte a due ragazzini in fuga, due anime sole ma non solitarie che, con le dovute e necessarie precauzioni, si riconoscono e trovano l’uno casa nell’altra. E sicuramente il merito di questo incontro così felice va ai direttori del casting della serie, che hanno messo accanto a Dafne Keen il giovanissimo ma già affascinante Amir Wilson. Magnetica è anche Ruth Wilson, che torna nei panni della signora Coulter. Abbandonato il sorriso lezioso con il quale aveva tentato e in parte riuscito ad abbindolare Lyra nella prima stagione, Marisa cambia look, adotta per il suo abbigliamento sempre impeccabile colori più scuri rispetto a prima, ma la cosa che davvero si fa oscura è la sua mente, il suo intento di perseguire la sua missione, rintracciando Lyra per uno scopo che per adesso non ci è dato sapere. 

Tutti contro il Magisterium

Il suo conflitto interiore che mette l’una contro l’altra la madre e la seguace del Magisterium sono in profondo contrasto, ma lei segue imperterrita un piano preciso, con lo spettro di Lord Asriel che continua ad aleggiare sul suo cammino e su tutta la vicenda.

Jack Thorne e la sua squadra realizzano un lavoro che tiene fede all’opera originale, non tanto nelle svolte narrative, che pure sono coincidenti con i romanzi, ma nello spirito. Siamo di fronte ad una storia epica, ad un viaggio pericoloso, ce ne accorgiamo in ogni momento, siamo costantemente consci del fatto che quella che stiamo vivendo è un’avventura irripetibile, importante, il destino nel mondo è nelle nostre mani come in quelle di Lyra e Will. Basta questa sensazione potente e costante per risvegliare nello spettatore il bruciante desiderio di vedere tutto lo show, per sapere come va a finire, per avere coscienza di ciò che accadrà, per scoprire se Will troverà suo padre e se Lyra riuscirà ad avere la possibilità di chiedere perdono a Roger. 

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
his-dark-materials-queste-oscure-materie-seconda-stagioneBasta questa sensazione potente e costante per risvegliare nello spettatore il bruciante desiderio di vedere tutto lo show, per sapere come va a finire, per avere coscienza di ciò che accadrà, per scoprire se Will troverà suo padre e se Lyra riuscirà ad avere la possibilità di chiedere perdono a Roger.