La famiglia dei diamanti, recensione della serie thriller su Netflix

La serie, con protagonista una famiglia ebrea ultraortodossa, è un concentrato di intrighi a sfondo thriller.

Dal 21 aprile, sarà disponibile su Netflix la serie tv di produzione fiamminga La famiglia dei diamanti, realizzata dai creatori della serie campione d’incassi FAUDA, Rotem Shamir e Yuval Yefet. Muovendosi nel territorio del thriller poliziesco, la serie analizza come un’influente famiglia di trafficanti di diamanti con sede ad Anversa tenterà di scampare una clamorosa rovina, sfruttando tattiche illegali e forza bruta. Nel cast del progetto, Casper Knopf nel ruolo di Tommy McCabe, Kevin Janssens nel ruolo di Noah Wolfson, il protagonista della serie, Marie Vinck nel ruolo di Gia Wolfson, Robbie Cleiren nel ruolo di Eli Wolfson, Janne Desmet nel ruolo di Rivki Wolfson, Yona Elian nel ruolo di Sarah Wolfson, Ini Massez nel ruolo di Adina Glazer e Els Dotterman nel ruolo di Jo Smets.

 

La famiglia dei diamanti, la trama della serie

Questa nuova serie tv sarà una gioia per gli occhi dei fan delle serie crime-thriller, in cerca di qualcosa di inedito da visionare sulla piattaforma. La trama de La famiglia dei diamanti ruota attorno a una famiglia ebrea ultraortodossa, i Wolfson, e al loro impero commerciale: la famiglia ha infatti l’azienda di diamanti più longeva di Anversa e nel corso degli anni ha acquisito un notevole potere nella zona. Tuttavia, c’è una minaccia che incombe per i Wolfson: a causa di alcune decisioni sbagliate prese dall’erede dell’impero commerciale Eli, vedono infatti crollare la propria posizione di rilievo e prestigio.

Il primo episodio della serie si concentra sul ritorno di Noah Wolfson, il figlio ribelle ed ormai estraneo alla superpotenza aziendale, ad Anversa. Si tratta di un ritorno forzato, ma che smuove l’intera trama della serie: il figlio minore dei Wolfson, Eli, si è suicidato per motivi apparentemente sconosciuti ed è ritenuto responsabile di aver fatto precipitare l’impero della famiglia in un debito enorme. Noah dovrà dunque disperatamente cercare di salvare l’attività dei Wolfsons e proteggere l’eredità e l’onore della famiglia.

Scopriamo come a Eli piacesse scommettere in affari loschi e le sue decisioni sbagliate hanno quasi distrutto l’impero faticosamente costruito dalla famiglia. A questo punto, alla presunta azione salvifica di Noah, che dovrebbe risollevare le sorti dell’azienda, si lega il desiderio del protagonista di scoprire il motivo della morte del fratello, indagando su come l’azienda sia arrivata a questo punto di non ritorno.

La famiglia dei diamanti (Netflix)

Il significato del nucleo familiare

Proprio sviscerando le dinamiche familiari dei Wolfson, La famiglia dei diamanti catturerà maggiormente l’attenzione degli spettatori, trascinandoli lungo un sentiero narrativo in cui retaggio culturale e religioso, credenze e obblighi si intersecano. Le numerose restrizioni che vigono in queste famiglie e la “fame di libertà” che ne deriva hanno mosso le azioni dei fratelli. Noah cerca disperatamente di salvare l’eredità e l’onore della sua famiglia, ma rimane anch’egli invischiato nel mondo del crimine proprio per il suo desiderio inconscio di evadere, non sottomettersi nuovamente ai dettami intransigenti che lo hanno fatto scappare già una volta.

Alla connotazione così specifica della serie Netflix, che sceglie come punto di partenza il microcosmo di una comunità ebraica isolata, si aggancia tuttavia una sorta di universalità, di tematiche e rapporti mostratici, che ricalca in toto gli archetipi del genere crime, cercando volontariamente di non sfuggire agli aspetti più commerciali, e per questo appetibili, di progetti simili. In questo senso, non siamo di fronte a una produzione che si distingue in maniera significativa dalle tante altre presenti sulla piattaforma, ma che sfrutta gli archetipi di storie già scritte e lette, sempreverdi dal punto di vista dell’appeal che hanno sul pubblico.

Il thriller è nel dramma

I valori e le restrizioni religiose e le usanze della comunità dettano ogni azione e svolta ricca di suspense della serie. Il rapporto di Noah con la sua famiglia estranea, il ruolo delle donne negli affari, il calendario delle festività e il modo in cui l’intera famiglia tratta Tommy sono esplicitamente modellati dal contesto ebraico della serie e contribuiscono a rendere le dinamiche familiari e gli intrighi della comunità ancora più entusiasmanti, per una visione senza troppe pretese.

Nel complesso, la serie estende in maniera ottimale le dinamiche del thriller alla sfera familiare, accelerando il ritmo in base alle conseguenze che il continuo mantenimento di segreti e rancori porta con se. La trama centrale dell’industria dei diamanti dà ai personaggi motivazioni specifiche, ma non scorre in maniera particolarmente fluida: alcuni episodi si trascinano e denotano un grado di azione decisamente minore rispetto alle storyline più vincenti. Tutto sommato, La famiglia dei diamanti potrebbe coinvolgere gli spettatori soprattutto grazie al suo convincente impianto da dramma familiare e la specificità di raccontare questa storia con al centro una famiglia ebrea chassidica.

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