Suits 6 è ritornato e riprende a stupirci, puntata dopo puntata, stagione dopo stagione. Il proseguo della sesta stagione, dopo la consueta pausa invernale, non fa, però, che confermare i nostri timori: Jessica Pearson se n’è andata e con lei un pezzo importante di questa bellissima serie.
La Pearson Spector Litt, quindi, perde il suo nome pregiato e lascia Harvey (Gabriel Macht) e Louis (Rick Hoffman) da soli e con la responsabilità di trovare il modo per mandare avanti lo studio. Nel frattempo Mike (Patrick J. Adams) rifiuta l’offerta di lavoro di Harvey per cercare una propria strada, mentre Rachel (Meghan Markle) e Donna (Sarah Rafferty) rimangono fedeli alla loro “famiglia” lavorativa.
Suits 6×11 recensione dell’episodio con Patrick J. Adams
Si intitola P.S.L. l’undicesimo episodio della sesta stagione di Suits, la serie tv statunitense di genere legal drama creata da Aaron Korsh per la rete via cavo USA Network e in onda dal giugno 2011. Suits 6×11 ci illude con un inizio che in molti vorremmo succedesse realmente, ma ben presto ci rimanda in una realtà, legale in primis, che deve fare i conti con i fatti reali, ovvero l’abbandono di Jessica (Gina Torres). Una realtà che Louis e soprattutto Harvey non riescono ad accettare e che li prepara ad un inevitabile scontro finale. Ma come già successo in passato, Suits riesce sempre e comunque a trovare una propria strada, in particolar modo narrativa, tale da dare allo spettatore un continuo punto di vista diverso, soffermandosi su temi complementari e mai noiosi. Perché alla vicenda dello studio si intreccia – ancora una volta – il passato di Mike, ma con una prospettiva diversa.
La prigione è una ferita difficile da rimarginare, soprattutto se etichetta a prescindere la vita delle persone, e allora ecco che tra lui e Harvey sembra nascere qualche discrepanza, ma siamo solo agli inizi di questo finale di stagione, e sappiamo che i colpi di scena non sono mai mancati. Merito imprescindibile di una serie tv che con il passare degli anni riesce a rinnovarsi continuamente, pur mantenendo un livello di grande spessore, complice un cast perfettamente omologato e una sceneggiatura che difficilmente ha delle lacune, con una caratterizzazione dei personaggi ben definita ed esaustiva. E sì, Jessica mancherà, ma Suits è più vivo che mai.