Legends of Tomorrow 2x17
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Giunge al termine la seconda stagione con l’episodio Legends of Tomorrow 2×17, intitolato Aruba. Tiriamo le somme dopo un viaggio lungo 17 viaggi temporali, che ci hanno accompagnato tra numerosi scenari e qualche colpo di scena – con mille difficoltà e un buon numero di cambi di rotta che hanno reso lo show bello da seguire e degno di un finale che, oltre tutte le aspettative, coinvolge e non fallisce.

 
 

Doomworld. L’universo alternativo creato da Thawne (Matt Letscher) dopo la Battaglia delle Somme, è il primo segnale positivo dell’ultima avventura che affrontano le Leggende per porre rimedio ai disastri causati nella linea temporale in Francia: ciò per cui l’episodio (diretto da Rob Seidenglanz, ndr) vince è finalmente la facilità di narrazione con cui si svolgono gli eventi, senza troppi preziosismi e anzi, con quella duttilità tale da lasciare lo spettatore col fiato sospeso e la risata sempre pronta. Sembra che in Aruba siano tornati tutti i punti di forza dello show, a discapito di una trama che per 17 episodi è risultata nella maggior parte delle volte compressa, noiosa e prevedibile. Diverte il modo con cui l’equipaggio della Waverider si divincola per ritrovare la libertà dall’universo dispotico creati dall’Anti-Flash, fino a ritornare nella Francia in cui tutto andò storto. Una crescita che finalmente tocca il suo punto maggiore di attenzione, quando Sara (Caity Lotz) deve fare i conti persino con sua sorella Laurel (Katie Cassidy), in uno dei pochissimi flashback dell’intera stagione, cosa che non dispiace affatto: la Lancia del Destino ha finalmente senso di esistere e non solo come oggetto da distruggere, ma come modo per modificare gli errori che hanno sconvolto la linea temporale. Persino la dipartita di Rip (Arthur Darvill) ha un senso, in quel confronto con il Capitano Lance, nei corridoi della navicella: mette un filo di malinconia e fa riflettere, come poche volte gli ideatori dello Show erano riusciti a fare.

Abbiamo criticato più volte Legends of Tomorrow nel corso degli episodi, eppure la serie – e in special modo questo Season Finale – ha riscosso numerosi successi in giro tra i fan. Inutile negare come la presenza di alcuni personaggi sia decisamente a favore dello share, la Lotz e Dominic Purcell su tutti, in grado di tenere alta l’attenzione anche quando i buchi narrativi l’hanno fatta da padroni. Una crescita esponenziale in grado di regalare un finale più che dignitoso a un progetto iniziato abbastanza male nella prima stagione e, nonostante tutto, con un seguito comunque altalenante nella seconda.

E’ grandioso l’espediente di utilizzare versioni doppie dell’equipaggio in grado di interagire tra loro quando la linea del tempo è ormai allo sbaraglio, e il finale risulta più che coerente per l’introduzione alla terza stagione – annunciata a metà di questa season e per la quale ci aspettiamo tutto il meglio possibile.

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