- Pubblicità -

Agents of SHIELD 2X04 Una chiesa brucia completamente, ma un quadro della Vergine del ‘500 rimane intatto, risparmiato dalle fiamme. Un miracolo? O forse c’è lo zampino alieno? Sul retro del quadro ci sono le incisioni che Coulson (e noi con lui) conosce benissimo, è quindi suo interesse recuperarlo. Per farlo parte in una missione sotto copertura con l’agente May. La presenza di Talbot sul posto mette a rischio l’operazione, ma molto presto Coulson capisce che l’Hydra è in agguato e mira, anche lei, al misterioso dipinto.

 
 

Agents of SHIELD 2X04 si presenta come un episodio estremamente canonico, per poi trasformarsi grazie al colpo di scena che non ti aspetti, diventando poi, di nuovo, un episodio interessante grazie soprattutto ai personaggi. Paradossalmente, la tendenza della seconda stagione sembra farsi forza proprio sul punto debole della precedente: i protagonisti, le loro relazioni, la loro psicologia.

L’episodio, dal ritmo sostenuto, sboccia nella seconda parte, come accennato, regalandoci una buona dinamica di squadra tra Skye, Triplett, Hunter, Mac e finalmente Fitz. Dopo il disastro scatenato dal tradimento di Ward, la squadra di protagonisti è profondamente ferita, sfaldata, la fiducia è scomparsa, e i danni, sia fisici che emotivi, riportati da Fitz sono troppo profondi per poter pensare di ricominciare. Ma i nuovi arrivati riescono ad aiutare Skye e Fitz a riaprirsi e a dare loro una prospettiva nuova, una seconda possibilità, questa volta sincera, di essere uniti davvero. Agents of SHIELD 2X04  2Parallelamente Coulson e May affrontano la loro missione che sembra avere più scopi; i due non sono solo coinvolti sul campo per recuperare materialmente il quadro, sono anche messi alla prova nel loro rapporto di incrollabile fiducia che, immaginiamo, segnerà poi il loro destino. “Un po’ di nostalgia va bene, ma poi le cose cambiano” recita May. E così anche noi la pensiamo allo stesso modo, poi le cose cambiano.

Per Agents of SHIELD per fortuna sembrano cambiate sul serio. Il 2X04 è un episodio classico eppure non noioso come troppo spesso capitato nella prima stagione, un episodio che non fa andare troppo avanti la storia ma che ci racconta un po’ di più delle storie dei nostri personaggi, una puntata che verrà senza dubbio ricordata per una magnifica Ming-Na Wen e per la sua ironica, letale e leale Melinda May alle prese, questa volta, con abiti di strass, tacchi alti e … un nemico alla sua portata!

- Pubblicità -