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Come tradizione ormai, e per motivi abbastanza ovvi, American Horror Story e la notte di Halloween sono legati a doppio filo. È sin dalla prima stagione, Murder House, che Ryan Murphy e Brad Falchuk dedicano almeno un episodio alla notte dei mostri e degli incubi, abbiamo usato la parola “almeno” perché quest’anno in American Horror Story Hotel gli episodi speciali sono stati addirittura due: La Notte del Diavolo e Servizio in Camera. Due puntate diametralmente opposte, sia per quanto riguarda i contenuti che i personaggi coinvolti, nella prima infatti l’Hotel Cortez ha cambiato veste e ha aperto le porte a ospiti molto particolari e graditi. Quattro efferati assassini realmente esistiti nella storia recente americana riuniti al tavolo di Mr. March: Jeffrey Dahmer, noto come “il cannibale di Milwakee”, John Gacy, il Killer Clown, Aileen Wuornos, interpretata a sorpresa da una irriconoscibile e bravissima Lily Rabe, Richard Ramirez, anche famoso come “il cacciatore della notte”.

 
 

AHS-Hotel-teaser-2-featureUn autentico “omaggio” alla cultura macabra statunitense, quasi staccato dal resto della trama principale, mantenuta viva dalla presenza del detective Jonn Lowe (Wes Bentley) che quasi complica il tutto. Cosa ci fa anche lui seduto a un party di soli assassini? Che il suo futuro narrativo abbia dei segreti non ancora svelati? Certamente la sua permanenza nell’hotel non è legata soltanto al figlio scomparso e ai problemi di coppia con la moglie Alex Lowe, ovvero Chloe Sevigny, che nel secondo episodio speciale diventa protagonista assoluta. Non solo la sua trasformazione è ormai completa, è già parte integrante del suo essere e del vedere il (nuovo) mondo che la circonda, tanto da condizionare le sue scelte. Scelte talvolta anche avventate, guidate forse dall’inesperienza e dalla voglia innata di aiutare il prossimo; certo è che questo nuovo avvento per la donna ha un solo, egoistico fine, stare accanto al figlio perduto per l’eternità.

Il rapporto con il piccolo Holden è emblematico per l’intera stagione, che si focalizza più volte sulle meccaniche genitori/figli, e sui sentimenti che le regolano. Emozioni per le quali probabilmente saremmo disposti a tutto, pur pagandone costantemente le conseguenze inaspettate e non. Dal punto di vista più goliardico, quel bontempone di Ryan Murphy sa sempre come prendere e prendersi in giro, e questa volta lo ha fatto regalando una comparsata al rampollo Darren Criss, illuminando e poi spegnendo di colpo le speranze dei fan di Glee…! Ciò che invece continuerà sicuramente ad aumentare sarà l’astio dei genitori americani contro la serie, poiché la violenza brutale – ormai senza controllo – è arrivata con l’ultimo episodio anche nel cuore dell’America, nelle scuole, fra i ragazzi. Probabilmente qualcuno ha dimenticato di lasciare i dolci nel sacco degli autori, che di rimando hanno pensato di fare uno scherzo non indifferente agli spettatori; è lo spirito di Halloween, del resto.

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