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Cercare di essere obbiettivi nel commentare il finale di stagione di Arrow è un’impresa quasi titanica. Unthinkable anche se ha chiuso quasi forzatamente tutte le vicende della stagione, ha tessuto un’interessante linea narrativa lasciando molte porte aperte sul destino dei personaggi. Arriva al suo culmine lo scontro fra Slade ed il Vigilante, ma questo è solo la punta dell’iceberg di un episodio finale che ha saputo saggiamente giocare con l’emozioni del pubblico. Unthinkable è stato quindi un season finale epico, che convince dal punto di vista dei sentimenti, ma regala uno svolgimento prevedibile ed impreziosito da una retorica latente che snatura l’entertainment di base.

Arrow-Unthinkable-Still-4C’è ancora aria di guerra in quel di Starling City. Se dalla A.R.G.U.S. sta per arrivare un drone che sta per distruggere la città, Oliver (Stephen Amell) cerca in tutti i modi di salvare il salvabile. Ora che la cura testata sul corpo di Roy (Colton Haynes) è pronta all’uso, c’è una flebile speranza. In soccorso arriva la Lega degli Assassini dove Sarah (Caity Lotz) è costretta a scendere a patti per salvare i suoi cari, mentre Diggle (David Ramsey) libera la Suicide Squad per sorreggere Oliver in questa missione quasi impossibile. La resa dei conti con Slade Wilson (Manu Bennett) regala mille sorprese, e neanche in questo episodio, si dimenticano i flashback dall’isola dove finalmente anche in quel posto dimenticato da Dio, conosciamo il destino finale di Oliver.

Arrow 2x23Emozioni palpabili, grandi combattimenti ed un’atmosfera da film thriller, rendono Unthinkable un buon season finale ma inferiore alle aspettative. Anche se a conti fatti supera in grazia e bellezza il finale dello scorso anno, Unthinkable, convince ma non troppo. Di grande intensità e passione sono state le scene tra Oliver e Felicity (Emily Bett Rickards), dove i due personaggi un po’ per gioco ed un po’ anche per diletto, finalmente rivelano i sentimenti che provano l’uno per l’altro; a stravincere però sono stati i momento tra Laurel e Sarah dove le due sorelle, provate da ripicche e gelosie, mettono a tacere tutti i loro dissapori, mentre tra Roy e Thea (Willa Holland) ci aspettavamo qualche emozione in più. Quindi Unthinkable se da una parte risolve seppur sommariamente alcuni intrecci tra i personaggi, dall’altra riesce a dare libero sfogo all’azione nuda e cruda. Non si dimenticato sparatorie, colpi bassi e folli inseguimenti, che regalano 42 minuti di vero intrattenimento seriale, ma a conti fatti la bellezza dell’episodio finisce qui. Dopo una seconda stagione che si è rivelata una vera sorpresa, Arrow conclude il suo cammino un po’ frettolosamente lasciando qualche situazione in sospeso proprio per stuzzicare la nostra attenzione. La serie brilla comunque pere scaltrezza ed originalità, ma siamo certi che questo non è un season finale adatto per chiudere in bellezzaa una stagione di grazie emozioni e profondità di contenuti.

La strada per la terza stagione è lunga, riusciremo ad aspettare fino al prossimo settembre? Credo di si dato che prossimamente saremo invasi dalle serie tv estive.

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Carlo Lanna
Nato e cresciuto in un piccolo centro vicino Napoli, Carlo fin da ragazzino, è rimasto sedotto dal mondo del cinema e dalle serie tv.  Lettore accanito di saghe fantasy (la sua preferita è Il Ciclo di Shannara), conosce a memoria le battute del film Marnie del grande Alfred Hitchcock; divoratore onnivoro di serie tv, è cresciuto tra la generazione di Beverly Hills e quella di Dawson's Creek anche se la sua serie tv preferita rimane Buffy. Adora tutto ciò che il regista JJ Abrams partorisce dalla sua mente, e vorrebbe essere il confidente di Steven Spielberg. Con una camera piena di gadget e DVD, Carlo si sente americano per adozione e coltiva il sogno di lavorare in una redazione giornalistica, ma soprattutto di  andar via dal piccolo centro dove vive per poter rincorrere il suo ormai più che ventennale sogno nel cassetto.