Il quinto e il sesto episodio di Black Sails sono senza dubbio i più interessanti e riusciti della prima stagione. In attesa degli ultimi due, s’intende. La serie targata Starz e prodotta da Michael Bay ha efficacemente opposto un inizio lento (con l’intento di approfondire contesto e personaggi) a uno sviluppo veloce e scoppiettante.
In particolare, VI. si presenta come l’episodio “delle svolte”, sia dal punto di vista narrativo che per l’ingresso totale e definitivo di personaggi finora presentati fugacemente e sotto un’unica luce. Stiamo parlando di Anne Bonny (Clara Peget), Billy Bones (Tom Hopper) e Mr. Scott (Hakeem Kae-Kazim). La prima sarà protagonista di un piano machiavellico ai danni di un pirata (Hadmund) che spadroneggia su Nassau, dimostrando un’inedita dose di buon cuore nei confronti della prostituta Max (Jessica Parker Kennedy) e un’astuzia pari soltanto a quella del suo compagno Jack Rackam (Toby Schmitz), per una volta nei panni dell’ingannato. Il faccia a faccia di Anne con Eleanor (Hannah New), poi, evidenzia per la prima volta come le due figure femminili e le funzioni di cui si fanno carico – cioè spietatezza e potere – possano essere efficaci e inarrestabili se unite per uno scopo comune. In questo caso, la salvezza di Max e Nassau. Billy, invece, si trova nel bel mezzo dell’assalto “silenzioso” al vascello carico di cannoni di Bryson, da ore nascosto in una stiva rinforzata carica di armi ed esplosivo. Intanto la Scarborough, la terribile nave della Marina Britannica, ha fame di pirati e cela nel buio della notte il suo acquattato inseguimento. Le cose si mettono male per l’equipaggio di Flint (Toby Stephens), che deve fronteggiare anche il malcontento crescente del suo quartiermastro per la scoperta di secondi fini ben poco leciti da parte del Capitano. L’empasse viene risolto dagli schiavi di colore stipati nel cuore della nave. In quell’occasione Mr. Scott ci rivela il suo lato mostruoso, omicida, micidiale. Nessuno prima di questo episodio avrebbe mai immaginato che il fido socio di Eleanor sarebbe stato capace di servire una causa diversa da quella dei Guthrie. Ma il mare ti cambia, è proprio vero. Specialmente se ti ritrovi incatenato in una stiva piena di schiavi, maltrattato e ferito, spogliato di ogni dignità umana.
Vane (Zach McGowan) in ombra (letteralmente) da un paio di puntate almeno. Sempre presente nei discorsi dei suoi due fidi adepti, ricompare in chiusura di episodio in un faccia a faccia a dir poco inquietante con un brutto ceffo. Con ogni probabilità si tratta di Barbanera, l’unico pirata della storia di Stevenson che ancora non è stato mostrato al pubblico.
È abbastanza chiaro che non assisteremo all’assalto dell’Urca de Lima entro il finale di stagione. Ma ciò fa ben sperare per le stagioni successive, che si preannunciano cariche di spettacolo. Appuntamento al penultimo episodio. Vedremo quanto crescerà la tensione.