Chiamami ancora amore
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Debutta dal 16 aprile su Raiplay Chiamami ancora amore di Gianluca Maria Tavarelli e creata da Giacomo Bendotti con Greta Scarano, Simone Liberati e con la partecipazione di Claudia Pandolfi. Una produzione INDIGO FILM in collaborazione con RAI FICTION in associazione con ABOUT PREMIUM CONTENT. Opera realizzata con il patrocinio del Comune di Bracciano e con il patrocinio della Città di Anguillara Sabazia.

 
 

Chiamami ancora amore: quando esce e dove vederla in streaming

Chiamami ancora amore in streaming debutta il 26 Aprile su Raiplay. Dal 3 maggio in prima serata su Rai 1.

Chiamami ancora amore: trama e cast

Anna e Enrico si sono molto amati. E poi si sono molto odiati.  Dopo undici anni di matrimonio e un figlio si separano. La loro separazione diventa ben presto una guerra distruttiva, col risultato che i servizi sociali sono costretti a intervenire per valutare la loro capacità genitoriale. Com’è possibile che una coppia che è stata così complice e affiatata non riesca a risparmiarsi umiliazioni e vendette? Come può un amore così grande sfociare in un odio tanto cieco? Toccherà a un assistente sociale andare in fondo alla loro storia, ripercorrendola dall’inizio fino a scoprire il vero motivo dello scontro.

I PERSONAGGI

Anna Santi convive con uno spettro, o meglio con un’immagine, quella di sua madre sdraiata sul letto per giorni interi, nel tempo sospeso e languente della depressione. Anna sa che non vuole fare la sua stessa fine. Per questo si è ripromessa di non vivere all’ombra di un uomo. Non importa di chi; non sarà né un luminare come suo padre, né nessun altro. Vuole costruire la sua esistenza affidandosi solo a se stessa, al proprio lavoro e alle proprie scelte. Ha la tenacia e l’intelligenza per farlo. E infatti è una brillante studentessa di medicina quando incontra Enrico. Non può sapere che dentro quel bar, dietro il sorriso aperto, invitante di quel ragazzo sconosciuto, c’è già tutta la sua vita futura. Molto diversa da come immaginava.

Enrico Tagliaferri non desidera altro che una vita semplice. Succede, quando nasci in un piccolo borgo sul lago, dove le tue estati durano la metà dell’anno, dove la provincia ha un volto aggraziato e seducente, dove tuo padre muratore benvoluto da tutto il paese ti ha costruito una villetta perché tu possa restare vicino e godere di un’esistenza priva di grandi ambizioni. Ad Enrico il suo piccolo mondo non va per niente stretto, anzi. Per il suo carattere estroverso, non c’era niente di meglio che aprire un bar e restare lì a bere e far bere amici e clienti di fronte alla calma piatta del lago. Ma in quel bar un giorno entra Anna. E la vita di Enrico cambia per sempre.

Rosa Puglisi è un’assistente sociale ed è una macchina da guerra. Deve esserlo. Perché si occupa di minori. Quando viene chiamata significa che forse c’è un bambino da salvare. Perciò Rosa ha imparato a indossare la sua corazza e ad affrontare con decisione ogni accertamento. Empatica con i bambini e implacabile con gli adulti: è l’unico modo per scoprire la verità. La sua è una vera e propria indagine dentro i sentimenti, dentro le relazioni, nei segreti di ogni famiglia. È questo il suo lavoro. Per svolgerlo Rosa ha gli stessi poteri di un pubblico ufficiale. E li esercita. Li esercita tutti.

Pietro Tagliaferriè un campione. Questo almeno crede suo padre, che lo accompagna da anni a tutti gli allenamenti e le partite di pallone. Pietro ha undici anni e un fisico minuto, che lo fa sembrare più piccolo dei suoi coetanei. In campo però in effetti ha una marcia in più, anche se la madre non ama dare troppa corda ai suoi sogni di gloria calcistica. Su questo, come su molti altri temi, Anna ed Enrico sono profondamente diversi. Finché il loro amore li sostiene, riescono a trovare la sintesi dei loro due mondi di provenienza, ma quando il matrimonio entra in crisi Pietro si ritrova al centro, tirato da un lato e dall’altro. E rischia di spezzarsi in due.

SINOSSI EPISODIO 1 E 2 (PRIMA SERATA)

Episodio 1 – La festa

Anna ha deciso di lasciare Enrico. Dopo undici anni di matrimonio fa le valigie per andarsene, ma le fa nel giorno sbagliato. Perché proprio quel giorno Enrico le ha organizzato una festa a sorpresa per il compleanno appena trascorso. Anna accetta di partecipare alla festa, trattenuta ancora una sera nella sua vita, per non umiliare suo marito e per non ferire il figlio Pietro, che la aspetta. Le sorprese in quella serata saranno molte e Anna dovrà decidere se andare o restare.

Episodio 2 – Il dilemma

Anna ed Enrico ci hanno provato ma non ce l’hanno fatta: il matrimonio si sfalda e loro si accusano a vicenda. Sarà un’assistente sociale a dover stabilire chi dei due meriti la custodia del bambino. È sempre una decisione difficilissima e Rosa Puglisi decide di partire dall’inizio, ripercorrendo la loro storia dal primo incontro.

NOTE DELL’AUTORE

«Dovrei mettere una telecamera nascosta qua dentro» pensai un giorno. Qua dentro era la cameretta di mia figlia, che aveva poco più di un anno. Ciò che volevo spiare era il comportamento della mia compagna, sua madre, per capire se sapeva giocare con lei. Fu un pensiero fugace, di cui mi vergognai un attimo dopo averlo formulato, ma era l’evidente frutto della difficoltà che stavamo vivendo, sopraffatti dalla stanchezza, dalla mancanza di sonno, dalle insicurezze di entrambi. Eravamo maldestramente alle prese con una complessità nata insieme a nostra figlia nell’istante stesso in cui le forbici stondate dell’ostetrica aveva reciso il suo cordone ombelicale. Quelle forbici a forma di scimitarra non avevano separato la madre e la neonata, che continuarono per mesi a essere un unico corpo. Separavano invece gli amanti. Noi due dovevamo fare spazio, nel mezzo, a una terza persona, che ci avrebbe definito per sempre come genitori e che ci avrebbe costretto a ridisegnare il nostro rapporto.

Chiamami ancora amore nasce dal desiderio di raccontare quel passaggio delicato, che a volte dura settimane e a volte anni, ma che qualsiasi coppia con figli ha attraversato. È un momento di trasformazione e di conflitto. È il punto di convergenza di due storie famigliari, di due diverse educazioni, di due separati bisogni di affermazione e riparazione. È il momento in cui ci ritroviamo inaspettatamente a rimproverare all’altro di essere come suo padre o sua madre. È una prova che ci obbliga a rifondare il patto amoroso o a distruggerlo.

Anna ed Enrico, i nostri protagonisti, hanno deciso di distruggerlo. Di più: hanno deciso di distruggersi.

Giacomo Bendotti

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