Ovvero: quando nel mondo dello spettacolo del tutto e subito, il successo può arrivare anche dopo i quarant’anni; l’attrice di Boston, che ha trovato la definitiva affermazione con Nashville, (a breve sugli schermi italiani) è un raro esempio di costanza e determinazione, giunta al traguardo dopo una prima parte di carriera altalenante, divisa tra grande e piccolo schermo, per quanto le maggiori soddisfazioni le siano arrivate proprio dalla televisione.
Laureatasi in studi orientali (ha studiato e parla il cinese, sebbene per sua stessa ammissione il suo si sia decisamente arrugginito per la mancanza di pratica) Connie Britton muove i primi passi nel mondo della recitazione a New York: il 1995 è l’anno del debutto, sia al cinema ( ne I fratelli McMullen, di e con Edward Burns) che in tv, in tre episodi della serie Ellen. La carriera cinematografica dell’attrice si svilupperà in ruoli mai di primissimo piano: il ruolo più importante è nell’horror L’ultimo inverno; tra gli altri, si possono citare il poco memorabile remake di Nightmare e soprattutto Friday Night Live (dal quale prenderà le mosse l’omonima serie che la vedrà protagonista); le su apparizioni più recenti sono in Cercasi amore per la fine del mondo e The To Do List; prossimamente la vedremo in This Is Where I Leave You di Shawn Levy.
Molto diverso il discorso per la televisione, dove Connie Britton ha lavorato più intensamente, vedendo via via crescere la caratura dei propri ruoli: dopo aver preso parte alle sei stagioni di Spin City tra il 1996 e il 2000 (sitcom ambientata nei corridoi dell’amministrazione newyorkese con Michael J. Fox protagonista), la carriera televisiva dell’attrice subisce una battuta di arresto: nei cinque anni successivi l’attrice tenta la carta del cinema, con esiti come abbiamo visto poco soddisfacenti; con Friday Night Lives arriva la svolta: per il ruolo di Tammy Taylor, moglie del coach protagonista della serie, divisa tra un marito sottoposto a continue pressioni, una figlia adolescente e la carriera scolastica, giungono ampi riconoscimenti, culminati col Satellite Awards del 2012.
Chiusa quell’esperienza, Connie Britton viene scelta per il ruolo di Vivien Harmon nella prima stagione di American Horror Story, che la vede affermarsi ulteriormente: l’attrice è ormai pronta per un ruolo da protagonista assoluta, che arriva con Nashville, in cui interpreta Rayna James, cantante country che, alla soglia dei quarant’anni, vede il suo successo affievolirsi, anche a causa della stella nascente Juliette Barnes, interpretata da Hayden Panettiere. La serie vede l’attrice sfoggiare anche le sue doti canore e le vale una nomination al Golden Globe come migliore attrice in una serie televisiva drammatica: il punto di arrivo di una carriera in costante crescita.