1476, domenica delle palme, durante la celebrazione della messa, il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza (Hugh Bonneville) viene assassinato. Lorenzo de Medici (Elliot Cowan), suo alleato, sconvolto dalla notizia cerca soluzioni per fortificare la sua repubblica dai probabili attacchi di Papa Sisto IV (James Faulkner) e i suoi alleati di Napoli. Leonardo da Vinci (Tom Riley), artista e ingegnere, ha progettato molti oggetti meccanici per intrattenimento, saputa la notizia di una possibile guerra cerca di entrare nelle grazie del “Magnifico” con un ritratto per la sua amante, Lucrezia Donati (Laura Haddock). Nel frattempo, Leonardo viene avvicinato dal Il Turco (Alexander Siddig) arrivato da Costantinopoli per parlagli del “Libro delle foglie” il quale sembra essere legato al suo passato e futuro.
David S. Goyer sceglie un personaggio che da sempre ha affascinato i principali studiosi delle varie discipline di cui lo stesso Leonardo Da Vinci si è occupato. Nel pilot vengono affrontati molti dei punti cardini del personaggio storico, senza approfondirli ma conferendogli quella sorta di veridicità storica di cui era necessario fare chiarezza per un adattamento televisivo. Quindi Goyer, si attiene agli elementi più validi della storia senza conferirgli ulteriori leggende, se mai arricchendoli di una certa spettacolarità scenica per evitare il resoconto storico.
Il pilot ci mostra due piani di narrazione, l’epoca, in cui è legata la personalità di Leonardo e la sua genialità spostata sul conflitto religioso-razionale con Papa Sisto IV. E la parte della finzione, con l’introduzione dei cosiddetti “Demons” di Leonardo e della ricerca della conoscenza e della perfezione. Convincente è stato Tom Riley; nelle rare scene che sono al di fuori dell’introduzione della storia, riesce a far emergere il personaggio ossessionato dalla propria visione della scienza, iperattivo, inconstante e curioso. Di fatti, i dialoghi più interessanti sono quelli frutto delle reazioni del personaggio e non della storia.
Ciò in cui pecca la trama è come viene impostata la struttura narrativa dei personaggio, l’eccessiva onniscenza di Leonardo, che non viene messa in discussione, è facile da collegare ai recenti supereroi Marvel o DC. Di fatti Goyer è stato co-sceneggiatore della trilogia di Batman di Christopher Nolan. Altro richiamo è l’eccesso, tipico e collaudato dalle altri emittenti statunitensi quali Showtime e HBO.
Nella prima puntata Da Vinci’s Demons ha registrato circa 2,14 milioni di telespettatori, numeri sufficienti che hanno convinto Starz ad ordinare una seconda stagione.