Dottor House
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Dottor House – la serie si concentra intorno al ruolo del protagonista principale che è: il Dottor Gregory House, un medico poco convenzionale ma che ha dalla sua parte grande esperienza e capacità. Il Dottor House, guida un  team di medicina diagnostica presso il fantomatico  ospedale universitario del New Jersey. In ogni episodio c’è una sorta di giallo , che il protagonista aiutato sapientemente dalla sua squadra deve cercare di risolvere nel più breve tempo possibile, cosa che riesce sempre, prima che il paziente muoia.

 
 
  • Dottor. House – Medical Division
  • Stagioni: 7 stagioni
  • Numero episodi : 132
  • Ideato da: David Shore
  • Cast: Hugh Laurie, Lisa Edelstein, Robert Sean Leonard, Jennifer Morrison, Omar Epps, Jesse Spencer, Peter Jacobson, Olivia Wilde, Kal Penn
  • Camei e Guest Star: Bryan Singer, Carmen Electra, Dave Matthews, Fred Durst, David Strathairn

Dottor House – trama

La serie si concentra intorno al ruolo del protagonista principale che è: il Dottor Gregory House, un medico poco convenzionale ma che ha dalla sua parte grande esperienza e capacità. Il Dottor House, guida un team di medicina diagnostica presso il fantomatico  ospedale universitario del New Jersey.

In ogni episodio c’è una sorta di giallo , che il protagonista aiutato sapientemente dalla sua squadra deve cercare di risolvere nel più breve tempo possibile, cosa che riesce sempre, prima che il paziente muoia. “Sono diventato medico per curare le malattie, non i pazienti” è probabilmente la filosofia base non solo del protagonista ma del telefilm stesso. Accanto a lui, come abbiamo anticipato prima, c’è  un team di valenti medici, a partire dal suo unico vero amico, l’oncologo Jamers Wilson.

A seguire,  l’immunologa Allison Cameron (Jennifer Morrison), il neurologo dal passato misterioso Eric Foreman (Omar Epps), l’esperto di terapia intensiva Robert Chase (Jesse Spencer) e il direttore sanitario Lisa Cuddy (Lisa Eldestein) con cui House non dimentica mai di scontrarsi, e una serie di altri protagonisti che si alternano nelle stagioni successive e che diventeranno personaggi chiave come Remy “Tredici” Hadley , interpretata da Olivia Wilde, specializzata in medicina interna e affetta da una malattia genetica che già uccise la madre, ha una relazione con il Dottor Foreman.

Analisi: Nel mese di settembre 2008, David Shore parlò al giornale Entertainment Weekly dei suoi progetti per il personaggio di Dottor House, in quanto si era diffusa la notizia su alcuni blog della possibilità di uno spin off della serie: «Non voglio creare un’altra serie medica. Ciò che mi interessa in termini di sceneggiatura è il comportamento delle persone e la natura del bene e del male… e un investigatore privato può fornire un approccio a questi temi molto più facilmente di un medico». Al centro dello spin-off, se il personaggio fosse stato accettato dal pubblico, ci sarebbe stato l’investigatore privato Lucas Douglas, interpretato da Michael Weston, e la Cuddy sarebbe “migrata” verso la nuova serie. Attualmente però, lo spin-off non è stato ancora realizzato. Anche per questo motivo, si parla molte volte delle similitudini tra Dottor Housee il famoso detective immaginario Sherlock Holmes. Shore ha spiegato di essere sempre stato un fan di Sherlock Holmes e di ritenere uniche le caratteristiche del personaggio, l’indifferenza che ha nei confronti dei suoi clienti. La somiglianza è evidente in vari elementi della trama della serie.

Infatti, gli approcci poco ortodossi che Dottor House usa per fare le diagnosi, cure estreme, e una prode psicologia e razionalità nel risolvere i casi, così come la sua riluttanza nell’accettare i casi che non lo interessano, sono stati più volte causa di conflitto tra lui e la sua squadra. Il medico mostra anche poca  simpatia per i suoi pazienti e non li va quasi mai a trovare, una pratica che gli permette di avere più tempo a disposizione per risolvere enigmi patologici.  Grande parte della trama è incentrata poi sull’uso di  un farmaco, il Vicodin da parte di House, per gestire un dolore originario da un infarto avvenuto molti anni prima al suo muscolo retto del quadricipite femorale, un infortunio che lo costringe a camminare col bastone, tipico del personaggio in questione.

Nonostante i suoi colleghi, i dottori James Wilson e Lisa Cuddy, lo abbiano incoraggiato ad andare in riabilitazione varie volte, finora, nessun tentativo ha mai avuto successo. Questa dipendenza è una delle molte somiglianze a Sherlock Holmes, che era dipendente dalla cocaina. Entrambi inoltre sperimentano altre droghe, come  ad esempio la morfina.  Per quanto riguarda invece,  la strutturazione degli episodi, all’inizio  viene presentato il momento subito precedente a quello in cui il futuro paziente inizia a sentirsi male, seguito dalla sigla iniziale: in seguito House, dopo aver letto la diagnosi, propone alla sua squadra una diagnosi differenziale e scrive i sintomi su una lavagnetta con un pennarello: ogni membro propone una malattia e si procede con i vari test; la situazione si ripete ogni volta che il paziente mostra un nuovo sintomo, finché non viene trovata la soluzione, fornita quasi sempre da Dottor House, spesso illuminato da un discorso con Wilson su un argomento non attinente alla diagnosi. Dal punto di vista culturale, la serie televisiva – e più in particolare la figura del protagonista – hanno fornito motivi di riflessione filosofica, etica e religiosa relativa al campo della medicina e della deontologia; diversi saggi  sono stati pubblicati in merito,  e hanno approfondito questo aspetto della serie.

Ma la domanda che ricorre spesso è: Perché Dottor House piace tanto alla gente? Forse perché a tutti in fondo piacerebbe scontrarsi con una persona del genere e farsi travolgere dal suo sarcasmo cosi pungente, forse perché in fondo si è affascinati dalla sua preparazione e la sua bravura che ne fanno una specie di semidio, forse perché in fin dei conti non è poi cosi difficile intravedere in lui una grande sensibilità seppur soffocata da un’irritante ma allo stesso tempo irresistibile ironia oppure solamente perché i casi sono dannatamente belli e coinvolgenti.

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