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emmy-66-posterGrandi vincitori e grandi esclusi. Questi 66esimi Emmy Awards, edizione 2014, hanno un sacco da raccontare. Pensavamo di aver detto addio per sempre a Walter White, e invece il professore di chimica esperto nella fabbricazione di meta-anfetamina turchese è tornato a fare piazza pulita di premi. Breaking Bad è stato il grande, grandissimo trionfatore della serata, portandosi a casa il premio per la Migliore serie drammatica, il migliore attore protagonista in una serie drammatica (Bryan Cranston), il migliore attore non protagonista in una serie drammatica (Aaron Paul), la migliore attrice protagonista in una serie drammatica (Anna Gunn) e la miglior sceneggiatura drammatica (per l’episodio Ozymandias), un quintetto di statuette che sembra aver beffato il grande favorito Matthew McConaughey, che a cinque mesi dal suo meritato Oscar (che però qualcuno sostiene rubato a Leonardo DiCaprio) tornava per l’impresa di accaparrarsi Oscar e Emmy in una sola stagione. Ebbene True Detective si è dovuto accontentare del premio alla migliore regia drammatica, premio assegnato al talentuosissimo Cary Fukunaga, con buona pace dei due protagonisti, beffati entrambi da Cranston che chiude alla grande la serie di riconoscimenti arrivatigli da questo straordinario prodotto che è Breaking Bad. La nomination stessa della serie AMC è stata però un po’ forzata a discapito della ‘freschezza’ di True Detective, della HBO, vero colpo di genio e opera d’arte per piccolo schermo che rappresenta senza dubbio il meglio dell’ultima stagione televisiva.

 
 

Emmy Awards 2014-1Grande escluso Il trono di Spade – Game of Thrones, che nemmeno in Peter Dinklage ha trovato la bellezza di un premio la scorsa notte (grazie Aaron Paul, bitch!). Lo straordinario attore era in effetti l’unico nominato per la serie HBO a poter effettivamente ambire ad un premio, e a buon diritto, considerando che la quarta stagione poggia quasi interamente sulle sue spalle.

Se per il dramma ha vinto BrBa (come lo chiamano i follower in rete), la comedy di lunga serialità è stata dominata da Modern Family, ancora una volta, che porta a casa due premi (miglio serie comedy, migliore attore non protagonista in una comedy, migliore regia in una serie comedy), mentre Jim Parson vince il suo quarto Emmy per il ruolo di Sheldon Cooper. La sensazione, di fronte a questo premio con tanti altri candidati meritevoli in nomination, è che si voglia premiare il personaggio e non l’attore, dal momento che lo stesso Parson, nel suo discorso, si è candidamente (e indirettamente) dichiarato inferiore per doti artistiche ai suoi compagni di nomination. Oltretutto il talento di Parson, seppure interessante, si limita al momento al protagonista di The Big Bang Theory, e quindi il premio si spiega soltanto con il voler premiare l’unico premiabile di una delle serie di maggior successo della tv americana.

5054436-low-sherlock-6442886Grandi sorprese invece nella categoria Miniserie e film tv: Sherlock, lo spregiudicato e misantropo investigatore brit DOC ha sbaragliato la concorrenza del bellissimo Fargo. La serie BBC con protagonisti Benedict Cumberbatch e Martin Freeman si è portata a casa i premi agli attori, entrambi assenti per ritirare il premio, e miglior sceneggiatura in una miniserie o film tv. Il buon Sherlock ha fatto molto bene fuori casa, abbattendo nella categoria migliore attore protagonista in un film o una serie tv i due nominati di Fargo (Billy Bob Thorton e lo stesso Freeman) e il favorito Mark Ruffalo per The Normal Heart, e travalicando, nella categoria migliore attore non protagonista per un film o una miniserie tv, Colin Hanks (Fargo) e ben quattro nominati per The Normal Heart (Jim Parsons, Joe Mantello, Alfred Molina e Matt Bomer). Un riconoscimento straordinario per questi due attori inglesi che hanno raggiunto in poco tempo, e dopo lunga gavetta, una notorietà pazzesca, accompagnata da grande talento. Sia Fargo che The Normal Heart si sono però consolati con i premi, rispettivamente, per la miglior miniserie e per il miglior film tv.

America Horror Story Coven ha visto vincere entrambe le sue magnifiche streghe, Jessica Lange e Kathy Bates, due nomi così grandi che i premi sembrano meritati per partito preso.

True Detective 2Gli Emmy Awards 2014 sono stati certamente pieni di sorprese, brutte e belle, è pur vero però che è difficilissimo scegliere da che parte stare, perché da un lato i vincitori Breaking Bad eSherlock, sono dei prodotti straordinari, che meritano le vittorie ottenute, dall’altro però gli esclusi sono allo stesso modo opere di valore. Non crediamo, in tutta onestà, che un premio dato alla seconda stagione di True Detective il prossimo anno abbia lo stesso valore del lavoro straordinario che hanno fatto Woody Harrelson e Matthew McConaughey. Possiamo però sperare che Matt Bomer, ad esempio, riesca a trovare altri ruoli interessanti per lui, che esulino dal suo bell’aspetto e che lo mettano alla prova, così come è successo per The Normal Heart. Insomma, nonostante la sconfitta, tutti potranno avere un’altra possibilità.

Tra tanti prodotti di così alto livello è davvero difficile sceglie un vincitore personale, noi vi consigliamo di recuperare tutto ciò che non avete visto ancora, e speriamo in una prossima stagione televisiva all’altezza di quella appena trascorsa. Buone serie a tutti!

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