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Cookie (Taraji P. Henson) scopre il segreto di Anika (Grace Graley) e lo rivela a Lucious (Terrence Howard), che si ritrova ad affrontare così il rivale di sempre, Billy Beretti (Judd Nelson). Nel tentativo di salvare l’Empire Entertainment, la famiglia Lyon addotta misure drastiche. Jamal (Jussie Smollett) si avvicina all’artista Delaphine (Estelle), Hakeem (Bryshere Gray) si fa guidare da  Cookie e Andre (Trai Byers) va oltre i propri limiti.

 
 

Empire 1x09(3)Si intitola Unto The Breach il nono episodio della prima stagione di Empire, la nuova serie televisiva della Fox  di genere drama musicale ambientata nel mondo della musica rap e ideata da Lee Daniels. Se gli ascolti crescono costantemente è principalmente perché Empire ha saputo confermarsi ad un livello già alto in partenza, senza perdere mai di vista l’obiettivo finale. Anche in quest’ultimo episodio, infatti, è un susseguirsi di scontri e contraccolpi che non danno un attimo di respiro, allentati solamente dalle performance musicali. Se prima era una guerra in famiglia, ora l’Empire Entertainment è seriamente minacciato dal rivale storico di Lucious, Billy Beretti. Tra i due è scontro aperto, tanto che ci si ritrova in una corsa contro il tempo per accaparrarsi i migliori artisti sul mercato, svelando i retroscena più oscuri del mondo della musica. Ricatti, implicazioni e soldi sono solo alcuni dei metodi utilizzati e non accettati da tutti, soprattutto da Jamal. La famiglia Lyon, sempre in disaccordo tra loro, si ritrova invece costretta ad unire le forze per non perdere l’Empire, con una Cookie sempre più sorprendente e disposta a tutto pur di non lasciare il suo impero. Lei, leader femminile indiscussa della serie, è supportata, narrativamente parlando, da Anika  e Rhonda (Kaitilin Doubleday), tre donne con personalità diverse ma che ambiscono al potere tanto quanto i rispettivi partner.

Empire 1x09(2)In una scalata sempre più pericolosa, quello che si percepisce continuamente è questa capacità di Empire di mettere insieme una storia avvincente mescolata con problemi personali non indifferenti, raccontando un mondo discografico tanto crudo quanto difficile, dove la musica, quella vera, è la solo via d’uscita per un linguaggio universale.

VOTO: 4/5 stelle

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