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Fargo

 
 

Il settimo episodio di Fargo riesce a portare avanti la storia dei suoi personaggi nella fitta trama di violenza e caos che hanno intrecciato a distanza Lester e Malvo.

Fargo 1x07-2Who Shaves the Barber? si apre con una breve parentesi di Gus (Colin Hanks) divorato dai sensi di colpa mentre aspetta che Molly (Allison Tolman) si svegli. Intanto il piccolo Gordo (Spencer Drever) è andato a scuola con un’arma del padre, questo darà il motivo alla polizia di perquisire l‘abitazione di Chaz (Joshua Close) e permettere a Lester (Martin Freeman) di cancellare il suo nome dalla lista dei sospettati giocando su un validissimo colpo di scena, anticipato nella precedente puntata, che ha permesso a quest’ultimo di acquisire una nuova consapevolezza su se stesso e sul mondo. Nel mentre in Nevada, Malvo (Billy Bob Thornton) indaga su chi ha spifferato la sua posizione ai Fargo, scatenando in lui una furia omicida che lo porterà in North Dakota ad affrontare il problema. Quando Molly si sveglia, consola Gus per l’accaduto e chiude il cerchio sull’omicidio di Duluth fino a quando scopre una verità sconcertante.

Fargo 1x07-3L’episodio abbandona la struttura lineare per passare a ponderati carrelli e flashback disturbati che punteggiati da una emozionante colonna sonora ci suggeriscono gli snodi centrali dell’episodio in cui si scelgono determinati percorsi di vita. La cosiddetta “goccia che fa traboccare il vaso” qui viene narrata con estrema bellezza, grazie soprattutto ad un gran cast che riesce a trasmettere il punto di vista del proprio personaggio e tutti i meccanismi che scaturiscono dai contrasti sociali e identitari che vivono nella quotidianità di queste cittadine di montagna.
La puntata seppur non ci offra scene d’azione usa il suo ritmo interno per giocare sulla narrazione e sui piani visivi, come ci mostra il meraviglioso piano sequenza di Malvo nel covo dei Fargo, oppure nel modo in cui Lester lascia la sala dell’interrogatorio. Queste sequenze ribadiscono come l’atmosfera in Fargo sia sempre legata ad uno studio sull’uomo che vive in un ambiente fatto di regole difficili da comprendere. Difatti diventa sempre più evidente come Molly sia il cuore e l’anima dello spettacolo, la bussola che punta sul “giusto” dei valori, mentre gli si oppone un Lester che da animale ferito e imbastardito mostra ad ogni puntata quello che può fare e farà per sopravvivere e per ripagare anni di buona condotta.

L’episodio, a parte alcune forzature in determinate scene che passano in secondo piano, ha il merito di sviluppare costantemente le decisioni di questi personaggi alienati in un sistem fatto di situazioni patetiche che mostrano la parte più meschina della condizione umana, alleggerendo i temi con l’inconfondibile humor coeniano che fa da filo conduttore in tutta la serie di Noah Hawley regalandoci così un grande prodotto per il piccolo schermo.

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