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Finale di stagione ricco di punti risolutivi quello di Da Vinci’s Demons che permette a tutti i suoi protagonisti di incontrarsi e scontrarsi su di un unico territorio, introducendo le nuove linee narrative per la terza stagione.

Da Vinci’s Demons 2x10-2The Sins of Daedalus si contraddistingue per numerose parentesi narrative, quella più espressiva nonché storica e che meritava più spazio, è quella che sottolinea il rapporto tra Verrocchio (Allan Corduner) e Leonardo (Tom Riley) e quanto il maestro sia stato fondamentale per il genio dell’artista, fornendogli prima le nozioni e inseguito le possibilità di esprime il suo estro nell’arte. Successivamente vengono mostrate le necessarie e poco importanti parentesi a Firenze che perdono d’interesse a causa delle solite schermaglie tra Clarice (Lara Pulver) e Vanessa (Hera Hilmar) che fanno emergere un acerbo Macchiavelli (Eros Vlahos) e la sua “futura” abilità politica nella repubblica fiorentina. Queste sono alternate alle sventure di Riario (Blake Ritson), sempre più duttile ai poteri forti che mostrano un fanatismo- religioso che lo portano inevitabilmente a scontrarsi con Leonardo.
In queste brevi parentesi viene a inserirsi la vicenda più importante. L’impero Ottomano e la religione islamica che rivendica il diritto di conquista su la Chiesa Cattolica e su tutta l’Italia. Questo perde di sostanza nel momento in cui i personaggi cambiano alleanze, così come la loro fedeltà, che fa diventare macchinosa l’intera vicenda “storica” della celebre Battaglia di Otranto per favorire il repentino cambio di scena e l’azione incalzante che tenta di dare un’epicità come lo si era visto ad inizio stagione, con la congiura dei Pazzi, ma che non avendo la stessa solidità logica perde in sostanza (Ferrante nello show è morto, la battaglia è di Otranto ma i personaggi sono tutti a Napoli, Leonardo riesce a raggiungere la città troppo velocemente e Firenze e Roma sono ancora in guerra).
Da Vinci’s Demons 2x10-3A questa confusione storica si aggiunge quella fantasiosa dei personaggi, Lucrezia (Laura Haddock) dopo essere sparita per intere puntate diventa una chiave per svelare i misteri che ci hanno accompagnato per due stagioni e di cui lo spettatore era già a conoscenza da tempo portando solo ridondanza narrativa. Inoltre le sue rivelazione spostando nettamente il conflitto Roma-Firenze a favore di una nuova parentesi narrativa che porta Costantinopoli in rilievo e che inevitabilmente farà confluire nuove vicende come suggeriscono gli ultimi minuti finali.

La seconda stagione di Da Vinci’s Demons riprende gli stessi errori della prima stagione. La linea fantasiosa non riesce ad arricchire la storia vissuta facendo essere lenti numerosi passaggi. Inoltre la serie della Starz deve concentrarsi sulla caratterizzazione dei suoi personaggi, in primis Lorenzo (Elliot Cowan) che rappresenta la giusta chiave per poter esplorare la sfera in cui si è maturata la genialità dell’artista fiorentino. Questo continuo passare in storie simili ad un teen-drama anziché ad una ricostruzione “storica-politica” sminuisce queste figure ed uno dei periodi più intensi nella storia d’Italia.

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