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And now our watch is end. Per ora. Parafrasando la frase di commiato per I Guardiani della Notte caduti in battaglia, potremmo dire che per ora la nostra ‘dose’ annuale di Game of Thrones è finita. The Children ha portato via con sé non solo la quarta stagione, ma anche innumerevoli vite (all’interno della serie) e anche qualche speranza, per i lettori, di vedere sullo schermo qualcosa che si aspettavano.

 
 

Game of Thrones 4×10, il decimo episodio della quarta stagione dell’acclamata serie tv targata HBO  Game of thrones (Il Trono di Spade) si apre con la Barriera, e con Jon Snow dove lo avevamo lasciato, alle prese con i Bruti di Mance Ryader. Contemporaneamente, ad Approdo del Re, i Lannister sono in fermento: Cersei continua ad opporsi al suo matrimonio con Loras Tyrell (questione accantonata per l’intera stagione), Tyrion aspetta in cella il suo Fato, Jamie è preso tra l’incudine e il martello, mentre Lord Tywin si trova molto in difficoltà a gestire la sua vivace prole. Dall’altra parte del Mare Stretto, Daenerys dovrà fare invece i conti con i suoi Draghi, che crescendo hanno cominciato ad apprezzare … cibi più ‘complessi’, mentre molto a Nord della Barriera, Brandon Stark sembra essere arrivato alla fine del suo viaggio. Arya e il Mastino invece incontrano qualcuno che non si aspettavano, e questo incontro cambierà molto la loro situazione.

Game of Thrones 4X10 2

L’episodio di Game of Thrones 4X10 ci accompagna per 66 minuti con un altissimo il livello della scrittura, che riesce a districarsi in mezzo ad una marea di avvenimenti, con dialoghi toccanti e duri, momenti tragici e situazioni inventate appositamente per la serie che in qualche modo riescono a dare maggiore dignità ad alcuni personaggi. La regia di Alex Graves si rivela leggermente inferiore a quella straordinaria di Neil Marshall che ci aveva raccontato la Battaglia per la Barriera, ma mantiene il giusto equilibrio tra intimità ed epicità, che pure non manca.

Game of Thrones 4X10L’episodio chiude la stagione più sanguinosa della serie, e se è vero che le puntate numero 9 della seconda e della terza stagione avevano visto sterminare un numero infinito di persone (eserciti in guerra o invitati alle Nozze Rosse), la quarta stagione ha visto cadere tantissime teste ‘importanti’, con un deciso aumento del conteggio proprio nelle sue ultime battute.

Le storyline vengono in qualche modo chiuse, alcune definitivamente per ovvi motivi, ma nella struttura cara alla serialità, altre porte si aprono per avvenimenti che devono ancora accadere in un futuro prossimo. Arya, Tyrion, Bran, Jon, Sansa, Cersei, Jamie, Stannis e Daenerys: dove andranno? Quale sarà la loro prossima mossa? In che modo riusciranno a piegare il loro destino a loro favore? Tutti gli uomini (e le donne) devono morire, questo è vero, ma nella lingua braavosiana si dice anche che ‘tutti gli uomini devono servire’. Servire una causa, uno scopo, un padrone, una missione. Ognuno troverà la propria strada tra Westeros e Essos, e noi restiamo in attesa della quinta stagione, per sapere dove questa strada li porterà.

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