- Pubblicità -

I primi due episodi di Gomorra – La Serie, seconda stagione, hanno portato alla luce la “nuova” situazione di Scampia, lo stato della famiglia Savastano e gli equilibri (precari) di potere che si sono instaurati tra i clan rimanenti dopo il “colpo di Stato” di Ciro di Marzio (Marco d’Amore).

 
 

Salvatore Conte (Marco Palvetti) e Ciro, principali fautori di quegli Stati Uniti di Scampia che dovevano portare prosperità a tutti, sono i primi a dichiararsi, non apertamente, insoddisfatti di come procedono gli affari. È chiaro quindi, dai primi momenti del terzo episodio, che qualcosa di grosso accadrà, qualcosa che porterà ad alterare quell’equilibrio che pensavamo potesse essere stabile, anche solo per poco. Nel quarto episodio invece cambiano i protagonisti, con un focus su un’altra famiglia, fino a ora tenuta in ombra, guidata da Donna Annalisa, detta Scianel (Cristina Donadio), una “madre di famiglia” risoluta che non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi uomini, che da sempre, per convenzione si spartiscono il potere e il comando. Questo leggero spostamento dell’attenzione ci serve anche per collocare precisamente nel tempo e nello spazio del racconto un evento importante, che veniva preannunciato nel finale della seconda puntata: Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) è tornato a Scampia.

Gomorra – La SerieGli episodi tre e quattro di Gomorra la Serie 2 si differenziano in maniera netta, precisa, così come è diverso l’occhio che le racconta. Stefano Sollima conclude con classe il suo trittico d’apertura, con un episodio molto intenso per tempi narrativi e per il colpo di scena conclusivo, una vera rivelazione per gli eventi che seguiranno. Grande potere evocativo ha la scena della processione, in cui, forse per la prima volta dall’inizio di tutta le serie, scorgiamo un briciolo di umanità in un personaggio, una breccia che potrebbe portare lo spettatore a simpatizzare per lui: parliamo ovviamente di Salvatore Conte, che palesa le sue debolezze e mette a nudo una parte di sé inedita, in linea con la sua (disturbata e parziale chiaramente) rettitudine.

Il quarto episodio cambia soggetto, come detto, e cambia occhio. Così come nella prima stagione Cristina Comencini ha raccontato dell’ascesa di Donna Imma, barbaramente uccisa per ordine di Ciro, così la regista prende in mano la situazione quando entra in scena Donna Annalisa, e soprattutto Patrizia (Cristina dell’Anna), volto nuovo che potrebbe rivelarsi un personaggio chiave per il futuro. L’episodio in questione però è slegato narrativamente parlando e non riesce a catturare lo spettatore che cerca di ricostruire il non detto mentre il racconto procede comunque e arriva alla sua inevitabile conclusione, in cui i nuovi piccoli boss, Ciro in primis, scoprono che Don Pietro è tornato. E che intenzioni avrà il vecchio Savastano, una volta tornato in mezzo a quelli che gli hanno ammazzato la moglie e ferito, con l’intenzione di uccidere, il figlio Genny (Salvatore Esposito)?

L’appuntamento è, su Sky, il prossimo martedì sera, alla scoperta della furia di Pietro e del nuovo fantasioso e retorico modo in cui Ciro riuscirà a tirare dalla sua parte ancora qualche briciola di potere.Gomorra – La Serie 3

- Pubblicità -