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Alla vigilia di un voto importante per il futuro della città di Gotham, il consigliere Jenkins viene assassinato. Gordon (Ben McKenzie) e Bullock (Donal Logue), indagando sull’omicidio scopriranno che dietro il delitto c’è un disegno criminale molto più ampio. Questa la trama di ‘Arkham’, il quarto episodio della serie Fox ‘Gotham’, andato in onda lunedì negli USA.

GOTHAM
Un episodio coinvolgente dopo una terza puntata decisamente soft. “Arkham” procede secondo tre filoni narrativi sviluppati in parallelo. Anzitutto l’indagine sull’omicidio Jenkins con il consueto tour nei bassifondi dei due detective per strapazzare i criminali di Gotham alla ricerca di indizi utili. Sullo sfondo, la lotta criminale per impossessarsi della città. Un duello che sta iniziando a prendere forma con il racconto delle mosse dei vari contendenti. Poi c’è la storia di Jim Gordon, che conquista finalmente la scena come protagonista. La puntata entra ancora più a fondo nella sua sfera personale, in particolare nel rapporto con la fidanzata Barbara. Jim è dalla prima puntata combattuto fra la sua rettitudine e l’ambiente marcio e corrotto che lo circonda. Cerca il più possibile di lasciare fuori dalla porta di casa i problemi e la sporcizia di quel mondo ma certe volte sono essi stessi a bussare a quella porta, riuscendo a entrare.

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La puntata scorre bene, parte piano come al solito ma poi sale lentamente fino all’epilogo finale. Coinvolge con interesse il mistero legato all’omicidio di Jenkins e gli sviluppi dell’indagine. Incuriosisce sempre di più il personaggio di Fish Mooney (Jada Pinkett Smith) e il suo atteggiamento da ‘deus ex machina’ sornione nella lotta criminale per governare la città. Ancora molto spazio al personaggio di Oswald Copplebot (Robin Lord Taylor), sempre il più brillante della serie, e al suo machiavellico disegno di vendetta contro Mooney e chi lo ha respinto. Ancora sullo sfondo il giovane Bruce Wayne, che cerca di superare la morte dei genitori con l’aiuto del fidato maggiordomo Alfred e dello stesso Jim. Nella puntata, in cui non compare Selina (Carmen Bicondova), Bullock resta sempre un comprimario, vista la predominanza di Gordon nell’intera vicenda. Mentre continuano a apparire personaggi volutamente ‘dark’ a margine della storia, come nello scorso episodio troviamo un bizzarro strumenti di morte messo a punto dall’assassino di turno. Un tributo all’ingegno criminale con il quale i futuri nemici del Cavaliere Oscuro costruiranno temibili accrocchi per sconfiggere il nostro eroe mascherato. Nel complesso una bella puntata, molto fedele al Batman più conosciuto con scazzottate, colpi di pistola, una bella storia d’amore e la materna, scura, perversa Gotham a contenere tutto.

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