Nel nono episodio di Halt and Catch Fire Cameron (Mackenzie Davis), Joe (Lee Pace), Gordon (Scoot McNairy) e Donna (Kerry Bishé) sono tutti euforici ed eccitati per la vicina partecipazione al Comdex di Las Vegas e neanche il lungo e scomodo viaggio in auto li demoralizza. Arrivati in città scoprono, però, che sia la suite che lo stand al Comdex sono stati persi a causa del congelamento del credito aziendale di Bosworth. Tuttavia, c’è ancora qualche asso nella manica del gruppo: un’idea geniale ma poco sportiva di Gordon, l’aiuto di Donna e la creatività di Cameron rimettono in carreggiata il Gigante. Ovviamente, i problemi non finiscono qui e quand’è il momento della presentazione il portatile della Cardiff non si accende. Nonostante le abilità oratorie di Joe e l’apparente risvolto più che positivo, questo ‘piccolo’ intoppo darà inizio a una vorticosa discesa negli Inferi che far riavviare il Gigante non fermerà.
Halt and Catch Fire costruisce questo penultimo episodio sull’inganno, preparando una falsa situazione ‘problema-risoluzione’ che gli spettatori si aspettano per poi colpirli violentemente con la reale, gigantesca complicazione che la squadra della Cardiff Electric dovrà affrontare e superare a tutti i costi. Lo sceneggiatore di Up Helly Aa, il co-produttore esecutivo Jason Cahill (I Soprano – Fringe), prepara con calma e precisione tutti i piccoli ostacoli lungo il cammino dei protagonisti, restituendoli al pubblico con un ritmo veloce e stimolante che non dà il tempo di presagire l’incombente colpo di scena se non qualche secondo prima dell’amara rivelazione. Perfetto, scioccante. La calda fotografia di Nelson Cragg (Homeland) e la regia, sicura e viva, di Terry McDonough (Breaking Bad) portano con efficacia sullo schermo l’episodio-chiave dello show, l’episodio-simbolo di tutto ciò che è accaduto finora. McDonough passa dalla camera a mano alle carrellate, da inquadrature sporche a immagini calcolate, giocando con l’inclinazione o col fuoco della macchina; ogni scena regala un’emozione e produce interesse per ciò che deve seguire.
Thomas Golubić (The Walking Dead) dà ancora una prova del suo accurato lavoro di ricerca tra gli artisti più significativi dei generi rock, alternative e pub rock, synth pop e new wave degli anni ’70 e ’80; i brani scelti per Up Helly Aa appartengono a gruppi come Violent Femmes, Talking Heads, A Flock of Seagulls e The Human League. Tuttavia, la fortuna di questo show si trova principalmente nel cast, sempre in parte, sempre potente ed energico, e nell’alchimia tra i vari attori, i cui personaggi ormai conosciamo molto bene, personaggi che comunque continuano a evolversi e stupirci.
Gli ascolti, purtroppo, calano di molto, raggiungendo il gradino più basso da inizio stagione (0.55 m). Il prossimo episodio, il finale di stagione, andrà in onda il 3 Agosto con il titolo 1984.