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Quello trasmesso giovedì scorso sulle frequenze della NBC, è stato un episodio qualitativamente migliore rispetto al precedente. Brian Fuller con Entrée, conduce per mano lo spettatore in un viaggio disturbante all’interno della psiche umana.  Nonostante però l’episodio regala una perfetta prova recitativa del buon Fishburne, siamo ancora ben lontani nel decretare Hannibal la novità più interessante della stagione. Manca ancora quel “non so che di intrigante” che permetta di empatizzare con lo spettatore, ed ora arrivati a metà stagione, sembra impossibile che tutto ciò non sia ancora avvenuto.

Entrée però tutto sommato, regala qualche attimo di vera tensione televisiva e riesce a far trascorrere piacevolmente i 42 minuti dell’episodio. Quello che ha reso questo sesto capitolo di Hannibal un interessante passatempo, è stato proprio la struttura in se dell’episodio. Will e Jack infatti si recano in un ospedale psichiatrico dopo che, qualche ora prima, uno dei pazienti ha barbaramente ucciso un’infermiera. I due agenti dell’FBI sono molto incuriositi da questo singolare avvenimento, perché a compiere l’omicidio, è stato un serial killer che lo stesso Jack ha assicurato alla giustizia. Nonostante Will non sia convinto che il paziente sia il vero assassino, Jack ripercorre un momento fondamentale della sua vita che lo ha scosso nel profondo. Il Dottor Hannibal nuovamente muove i fili degli eventi, ed arriviamo a conclusione che il carismatico psicologo, già da due anni sta cercando di manipolare le indagini dell’FBI.

Hannibal 1x06Il caso della settimana quindi, è stato un semplice escamotage narrativo per raccontare a noi del pubblico, un lato ancora sconosciuto della vita di Jack. Infatti si può dire che proprio quest’ultimo è stato l’indiscusso protagonista dell’episodio. L’analista dell’FBI risulta quindi un personaggio tormentato, dall’indole irrequieta ma soprattutto con un “oscuro passeggero” che da due anni porta dentro di sé. La scomparsa di una matricola a cui Jack stava insegnando il mestiere del profiler, ha letteralmente cambiato il suo modo di vivere questo lavoro. Will intanto messo un po’ in disparte, continua ad essere sopraffatto dalla sue inspiegabili visioni. Entrèe nel suo piccolo però anche se risulta essere un episodio tutto d’un pezzo, strizza l’occhio alla tradizione cinematografica nel momento in cui, sia Will che Jack, nell’interrogare il presunto killer nelle “segrete” dell’ospedale, sembra quasi che da un momento all’altro stesse per apparire l’indimenticata Agente Sterling da dietro l’angolo. Soddisfatti quindi per l’intrattenimento di questo sesto appuntamento, Hannibal arrivato al giro di boa, ma non riesce ancora a convincere. Ed a pensare che, almeno come si legge in rete, il buon Fuller ha in mente di strutturare la serie in ben 7 stagioni e solo verso la terza il pilastro narrativo si avvicinerà a Red Dragon. Per ora dovremo capire se la NBC deciderà di rinnovare la serie.

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Carlo Lanna
Nato e cresciuto in un piccolo centro vicino Napoli, Carlo fin da ragazzino, è rimasto sedotto dal mondo del cinema e dalle serie tv.  Lettore accanito di saghe fantasy (la sua preferita è Il Ciclo di Shannara), conosce a memoria le battute del film Marnie del grande Alfred Hitchcock; divoratore onnivoro di serie tv, è cresciuto tra la generazione di Beverly Hills e quella di Dawson's Creek anche se la sua serie tv preferita rimane Buffy. Adora tutto ciò che il regista JJ Abrams partorisce dalla sua mente, e vorrebbe essere il confidente di Steven Spielberg. Con una camera piena di gadget e DVD, Carlo si sente americano per adozione e coltiva il sogno di lavorare in una redazione giornalistica, ma soprattutto di  andar via dal piccolo centro dove vive per poter rincorrere il suo ormai più che ventennale sogno nel cassetto.