Siamo di fronte all’episodio più bello della stagione, se vogliamo usare una terminologia spicciola. Roti trasmesso giovedì scorso sulle frequenze della NBC, ha fatto toccare il suo apice alla serie tv, ma soprattutto ha condotto per mano lo spettatore in un vortice di emozioni lungo ben 43 minuti. Hannibal a conti fatti sembra essere un fenomeno inarrestabile. A due episodi dal finale di stagione, sta ancora inanellando una serie di eventi a dir poco sconvolgenti, mentre continua la perfetta caratterizzazione del personaggio.
Sulla scena fa ritorno il famigerato squartatore di Chesapeake e si troverà nel mirino delle indagini di Jack e della sua squadra. Il serial Killer soggiogato dal suo psicoanalista, riesce a fuggire dall’ospedale dove è rinchiuso prima dell’udienza preliminare e si mette sulle tracce di tutti i dottori che lo hanno avuto in cura. Solo il dottor Lecter sembra essere a conoscenza della vera identità dello squartatore, e sfrutta i deliri onirici di Will a suo piacimento per depistare le indagini. La situazione degenera in un colpo di scena inaspettato, ma sembra quasi che nessuno sia più al sicuro dal torbido gioco di Hannibal Lecter
Roti quindi è l’episodio che mancava alla serie tv; intenso, elettrizzante, adrenalinico, disturbante e a tutto tondo. Se da una parte la folle corsa per ritrovare il fantomatico squartatore di Chesapeake ha occupato la maggior parte dell’episodio, Roti ha lasciato spazio anche alla situazione di Will ed al suo rendersi conto che ormai è sopraffatto dalle visioni. Il profiler lotta tra la vita e la morte, accorgendosi che non riesce più a distinguere la realtà dalla finzione. Hannibal fa leva su questo, facendo in modo che la task force di Jack, non indaghi sul suo oscuro passeggero. Il diabolico dottore dalle strane abitudini culinarie, sembra quasi essere divertito nel giocare al gatto con il topo e soprattutto, è compiaciuto di tessere una tela intricata e difficile da sciogliere.
Anche se all’inizio avevamo dubitato di Bryan Fuller, ora siamo consapevoli che il suo genio ha colpito di nuovo. Benchè questa nuova produzione televisiva ha lasciato le tipiche situazioni surreali del noto sceneggiatore, qui invece si è premuto l’acceleratore su delitti macabri e violenti, ma soprattutto si è messo in scena una guerra all’ultimo sangue tra Will ed Hannibal, due menti sagaci e di grande spessore. Seppur siamo distanti da quanto è stato scritto nel libro Red Dragon, possiamo ritenerci piuttosto soddisfanti di questa serie tv. Siamo finalmente vicino alla dipendenza.