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Nell’ultima puntata di House of Cards viene ripetuto lo schema della precedente puntata, il potere economico che si insinua negli affari della politica del presidente e della sua delegazione, ma ciò in cui si differenza è il protagonismo dei suoi personaggi, intenti ad evolvere la loro posizione all’interno dello scacchiere politico attraverso incontri e attenti dialoghi.

house-of-cards-2x07Chapter 21 si apre con le note problematiche di Frank (Kevin Spacey), il gioco di forza di Tusk (Gerald McRaney) nel voler ripristinare la sua amicizia ricca di interessi con il Presidente Walker (Michel Gill) e le risorse economiche che non arrivano ai democratici per conto di Lanagin (Gil Birmingham), manipolato da un accattivante contratto economico con il milionario e che mette a rischio le elezioni di metà mandato dei democratici.
Seppur il vicepresidente abbia dimostrato di sapere trovare delle strade alternative per potersi riprendere sulla questione, i suoi avversari hanno dimostrato altrettanta iniziativa nel cercare soluzioni che possano mettere in discussione la forza politica di quest’ultimo. Chi si occupa più da vicino di questo aspetto è l’astuto Remy (Mahershala Ali) che comprando e ammaliando i malcontenti del operato dei coniugi Underwood, – soprattutto attraverso lo storico della signora – trova negli angoli bui un interessante ribaltamento di situazione realizzando così un ottimo colpo di scena per il finale dell’episodio.
Nel frattempo Claire (Robin Wright) continua il suo lavoro sulla coppia presidenziale, ormai ai ferri corti e con una totale mancanza di dialogo, difatti la First Lady (Joanna Going) vuole che suo marito appoggi la legge antistupro, scritta dalla signora Underwood, e che la supporti pubblicamente. Richiesta che sembra impossibile date le prevedibili controversie che avrebbe il Presidente con tutto lo Stato Maggiore. Ma questo è solo uno dei problemi che giungono allo studio ovale, difatti Linda (Sakina Jaffrey), in qualità di Capo Gabinetto della Casa Bianca, non accetta i continui sotterfugi del vicepresidente, perciò e lo ostacola apertamente fino a farlo infuriare e “costringerlo” a mettere in crisi la posizione di Linda all’interno della West Wing.

house-of-cards-2x07-2La puntata seppur ripeta lo schema dell’episodio precedente e rimarchi un concetto piuttosto noto, la simbiosi tra il potere politico e il potere economico, possiede una buona fluidità narrativa. Permettendo che i personaggi “entrano” ed “escano” con estrema facilità nei palazzi dello stato, il tutto dovuto a tempi e scelte giuste – parole ricorrenti nelle minacce e nei tentativi di persuasione -. Questa base permette una maggiore autonomia agli attori, più liberi di interpretare lo scacchiere e la tensione della scena tralasciando le già note regole, costruendo così quel incessante ritmo di suspense e narrazione che contraddistinguono questo show e il genere del thriller politico.

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