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Being Human

 
 

Stagioni: 3

Anno: 2009-in corso

Numero episodi: 22

Ideato da: Toby Whithouse

Cast: Lenora Chrichlow, Russell Tovey, Aidan Turner, Sinead Keenan.

Sinossi: A Bristol, Gran Bretagna tre giovani, due ragazzi e una ragazza, dividono lo stesso appartamento: non si tratta di tre persone in cerca di autonomia che si dividono le spese, ma di George, un lupo mannaro che cerca di nascondere la sua natura da poco venuta fuori, di Mitchell, un vampiro in realtà ultracentenario, e di Annie, fantasma di una giovane morta da poco, si scoprirà poi per mano del fidanzato. I tre cercano di vivere la loro vita, tra le trasformazioni sofferte di George, il vampirismo celato di Mitchell e i rimpianti per la vita di Annie, ma sono tante le minacce che possono trovare sulla loro strada, dalla presenza di lupi mannari e congreghe di vampiri ben diverse da loro che vedono male la loro parvenza di umanità, all’intolleranza degli esseri umani, a misteriosi membri di organizzazioni che vedono nelle creature ultraterrene delle cavie su cui fare esperimenti.

Analisi: I vampiri sono personaggi ultimamente amatissimi, e anche lupi mannari e fantasmi hanno il loro stuolo di fan, ma Being human, serie britannica che ha ispirato un omonimo telefilm statunitense, vuole essere anche e soprattutto qualcos’altro che non l’ennesima serie paranormale ad uso di un pubblico di adolescenti.

Innanzitutto c’è una riflessione sulla diversità: vampiro, lupo mannaro e fantasma non sono soltanto archetipi dell’immaginario, ma tre diversità in un mondo dove non si è tutti uguali, diversità scomode ma che esistono, metafora delle diversità del mondo reale, gli immigrati, gli omosessuali, i musulmani. Non è un caso che Being human sia una serie britannica, Paese in cui da decenni esiste una multiculturalità che è ogni comunità si fa la sua vita con i suoi usi e costumi, ma dove esplodono sempre più spesso razzismo e intolleranza, e dove emergono sacche di integralismo e di non accettazione di principi più ampi di convivenza.

Mitchell, George e Annie vorrebbero integrarsi alla pari degli altri esseri umani, ma non riescono a cancellare la loro diversità, vengono criticati sia dai loro simili che dai mortali, e attraversano momenti di disagio e difficoltà: perché l’accettazione dell’altro e di sé stesso non è un processo facile, anche se forse l’unica strada disponibile.

In Being human si parla di persecuzioni e diversità, ma anche di violenze domestiche, di intolleranze, di impossibilità di cancellare cosa si è, con la costruzione di una mitologia della serie interessante, e toni meno patinati e sensazionalisti di altre serie.

Peccato che a tratti il ritmo sia un po’ lento, e rovini un po’ una vicenda ancora aperta, con scomparse di personaggi cardine e arrivo di nuovi coprotagonisti.

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