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Carlo Ambrosini, Alessandro Barbucci, Giacomo Bevilacqua, Massimo Carnevale, Gipi, Shintaro Kago, Tanino Liberatore, Lorenzo Ceccotti, Emiliano Mammucari, Giuseppe Palumbo, Rita Petruccioli, Danijel Zezelj sono i prestigiosi nomi che firmano il portfolio dedicato a Il Confine, la nuova serie Sergio Bonelli Editore che contemporaneamente diventerà anche una serie tv co-prodotta da Lucky Red.

 
 

Lo scorso febbraio c’è stato il primo annuncio ufficiale di questa inedita partnership e adesso, in occasione del Lucca Comics and Games, la storica casa editrice, lanciatasi anche nella produzione audiovisiva con Bonelli Entertainment (e con l’annuncio del primo film su Dampyr), ha presentato al pubblico un portfolio con dodici magnifiche illustrazioni, allegando un racconto inedito e autoconclusivo che comincia a dare alcuni indizi sulla storia e un mistero da risolvere, oltre a un puzzle da comporre con il contributo di tutti i lettori e gli acquirenti del prezioso portfolio da collezione.

Durante il keynote Bonelli dello scorso sabato 3 novembre, alla fiera di Lucca, Andrea Occhipinti della Lucky Red ha inviato un video messaggio di cui di seguito riportiamo il contenuto: “Annuncio questa collaborazione tra una mitica realtà, la Sergio Bonelli Editore, e la nostra Lucky Red. È una nuova property, un fumetto nuovo, che si chiama Il Confine. Nello stesso tempo svilupperemo una serie, gli autori sono Mauro Uzzeo e Giovanni Masi, che sono già al lavoro per i soggetti di serie e le sceneggiature. Siamo felici che, dopo tanti anni che proviamo a collaborare con Bonelli Editore, finalmente abbiamo trovato del materiale fantastico che porteremo in una modalità trasversale a tutti voi.”

Alla presenza di Michele Masiero, Direttore Editoriale di Sergio Bonelli Editore, sono intervenuti gli autori, Uzzeo e Masi, che hanno dato qualche indizio sul progetto. “Il Confine è un mistery – ha esordito Uzzeo – noi vogliamo che i nostri lettori e spettatori giochino con noi a risolvere questo mistero e un primo gioco parte già dal portfolio, perché, tra le dodici illustrazioni presenti, ce n’è una segreta e vogliamo che i lettori facciamo community tra di loro e cerchino di ricomporla.” E poi: “Di solito le case di produzione cinematografiche e televisive tendono a far muovere le serie in maniera parallela alle fonti scritte, ma senza coinvolgere il team degli autori. Invece grazie al lavoro fatto con Bonelli, riusciamo a far convivere tutte le facce del Confine.”

Giovanni Masi ha aggiunto: “Per noi è importantissima questa cosa, perché dal portfolio in poi, vogliamo che i lettori ci seguano, che giochino con noi, che attraversino il confine. E il fatto di poter stare nelle cabine di regia e di poter controllare tutti gli aspetti, ci permetterà, speriamo, di creare un’esperienza davvero particolare, per tutti quelli che decideranno di leggerci, guardarci, ascoltarci. Nel portfolio c’è un raccontino autoconclusivo, dietro alle dodici immagini, che è un guardare oltre il sipario, sbirciare verso quello che c’è oltre la linea del confine.”

Poche briciole, da parte dei due autori, che contribuiscono ad aumentare la curiosità che circonda il progetto, un grandissimo sforzo creativo, editoriale e produttivo, portavoce di una maniera moderna di guardare all’intrattenimento crossmediale.

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