Neon Genesis Evangelion
- Pubblicità -

La notizia che Neon Genesis Evangelion sarebbe arrivato su Netflix ha scatenato la gioia selvaggia dei fan della serie culto, ma anche di tutti coloro che hanno amato il capolavoro d’animazione per il piccolo schermo andato in onda dal 1995 al 1996, realizzato da Hideaki Anno.

 
 

Peccato però che per una questione di diritti la piattaforma streaming non potesse procurarsi il prodotto così com’era e quindi ha provveduto a un ridoppiaggio con un nuovo adattamento dall’originale giapponese, affidato a Gualtiero Cannarsi. Si tratta della stessa persona che ha lavorato agli adattamenti dei film dello Studio Ghibli per la distribuzione in Italia con Lucky Red (anch’essi dall’esito alquanto contestato).

Ora come allora il risultato è stato quantomeno buffo, e ha scatenato le ire dei fan, visto che i personaggi di Evangelion parlano un italiano stentato e sgrammaticato, che nelle intenzioni dell’adattatore dovrebbe restituire meglio la lingua originale e l’effetto che essa stessa ha sui giapponesi “moderni”, ma a fronte di intenzioni ben specifiche il risultato è davvero sgradevole. In periodo di social network e parola al popolo della rete, quello che è seguito è stato quasi ovvio. Ira del fan, petizioni, persino minacce violente se non si dovesse ritirare la versione così doppiata dalla piattaforma.

Oltre ai tradimenti della lingua italiana, i cambiamenti più scioccanti sono stati quelli relativi ai nomi degli Angeli, le creature aliene che gli eroi della storia combattono, e quelli relativi agli umanoidi Eva, che se nell’originale erano gli Eva 00, Eva 01 e così via, ora sono diventati le Unità zero, Unità prima e via dicendo.

Il lavoro di adattamento linguistico e di traduzione è sempre molto delicato, soprattutto in casi come questi, in cui il traduttore deve tenere conti di riferimenti filosofici e cabalistici disseminati in tutta la serie animata.

Quale sarà la mossa di Netflix? Terrà conto del problema oggettivo (anche solo per l’utilizzo della lingua italiana) o farà finta di niente?

- Pubblicità -