Once Upon a Time 3×14: recensione dell’episodio

L’episodio di questa settimana di Once Upon a Time 3×14 inizia con una bellissima scena che vede protagonisti Emma (Jennifer Morrison) e suo padre David (Josh Dallas). In questi primi minuti ci viene presentato quello che sarà il tema dell’intero episodio: la paura. Dopo un’iniziale atmosfera nostalgica e romantica, la scenografia si trasforma. È qui che il sogno diventa incubo. In pieno stile Once Upon a Time, anche in questo episodio siamo continuamente tra presente e passato, tra realtà e finzione. Numerosi flashback ci riportano nella foresta incantata in cui David incontra un nuovo personaggio, la giovane Raperonzolo (Alexandra Metz). La ragazza è stata intrappolata in una torre da una misteriosa figura che si rivela essere la sua più grande paura. Il parallelismo con David è quindi evidente. A causa di quello che è successo ad Emma, Biancaneve (Ginnifer Goodwin) e il suo Principe non hanno avuto l’occasione di crescere la propria figlia, e ora hanno paura che una cosa del genere possa succedere anche alla creatura in arrivo.

Nonostante David sia quindi il protagonista di questa settimana, la paura è un sentimento prepotente e paralizzante che riguarda un po’ tutti i personaggi. Vediamo infatti Regina (Lana Parrilla) cercare di riallacciare i rapporti con Henry (Jared S. Gilmore), ancora senza memoria, Biancaneve in cerca di qualcuno che possa aiutarla col bambino, e infine Hook (Colin O’Donoghue) ed Emma, meravigliosamente spaventati dai loro sentimenti. Lei è andata via da New York per salvare la sua famiglia, ha abbandonato il sogno che stava vivendo per affrontare la realtà, e Hook è lì a ricordarle il motivo che l’ha spinta a farlo: il coraggio, l’amore. Già, perché una volta “umanizzata” la Regina Cattiva, il nuovo mostro da sconfiggere è la Strega Malvagia del West (Rebecca Mader), che sotto le vesti di una tranquilla ragazza di provincia sta mettendo in atto il suo piano. A questo proposito sembra che la Strega abbia trovato anche un pericoloso alleato, il nostro Tremotino. Le scene tra i due sono estremamente affascinanti. Robert Carlyle interpreta il suo personaggio in maniera eccellente, con padronanza del corpo, modulazioni della voce ed una mimica davvero encomiabile.

Insomma, da buon racconto di fiaba, l’episodio porta con sé anche una morale. L’idea che le paure abbiano letteralmente il nostro stesso volto e che si sconfiggano solo quando riconosciute. E se è vero che “non è coraggio se non hai paura”, i nostri protagonisti imparano anche a riconoscere il vero coraggio, quello che può scaturire da un simbolo, un’idea, una persona, ma che alla fine ha un potere illimitato. Ecco, la forza dello show sta anche in questo. L’idea che la fiaba non si riduce solo a dare delle “lezioni di via” in ogni episodio. I personaggi, per quanto siano già conosciuti, continuano a crescere, cambiare, imparare dagli errori. Perché tra “c’era una volta” e “vissero felici e contenti” c’è davvero molto ancora da raccontare.

Once Upon a Time 3 (C’era una Volta 3) è la terza stagione della serie ideata da Edward Kitsis e Adam Horowitz per il network americano della ABC.