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Il terzo appuntamento con la seconda stagione di Orange Is The New Black prosegue la linea dell’approfondimento dei personaggi più amati eppure più in ombra della serie di punta della Netflix. Questo episodio, dal titolo (come sempre) emblematico Hugs can be deceiving, è totalmente dedicato alla figura e alla storia di Suzanne ‘Crazy Eyes’ Warren (Uzo Aduba).

Orange Is The New Black 2x03-1Di solito il terzo episodio di una serie, specialmente se giunta a una seconda stagione in cui si cerca di confermare e (chissà) migliorare l’entusiasmo dei fan, rappresenta un crocevia importante per l’economia dell’intera programmazione. E scegliere di basarlo su uno dei personaggi più ammirati e divertenti dello show è stata senza dubbio una buona, se non ottima idea. Soliti andirivieni tra presente e passato e solito punto di vista privilegiato – ormai un riconosciuto marchio di fabbrica di Orange Is The New Black – che però ben si collegano all’introduzione di un nuovo accattivante personaggio: quello di Vee (Lorraine Touissaint). La recitazione di Uzo Aduba nei panni di Suzanne è come sempre – e ancora di più – superlativa, capace come è stata di gestire in maniera “leggera” la pesante ombra dei difetti comportamentali che attanaglia il suo personaggio fin dall’infanzia. La spinta continua della madre affinché alla sua bambina venga garantito un futuro sereno al pari di quello delle altre sue coetanee è l’elemento destabilizzante (in senso positivo) della storyline, che collide in maniera felice con il lato ‘funny’ e schizzato della Suzanne presente. Ma dietro ogni risata, dietro ogni scatto si cela questo abisso nero. E lo spettatore lo avverte. E rimane spiazzato. Eppure qualcosa cambia nella vita di Suzanne: l’arrivo di Vee. ‘Crazy Eyes’ per la prima volta nella sua vita si sente accettata e rispettata per come è veramente, con tutti i suoi difetti e le difficoltà. Ma sembra non esserci davvero posto per il bene disinteressato in questo mondo fatto di sbarre.
Orange Is The New Black 2x03-3C’è un’ombra misteriosa che grava sulle intenzioni di Vee Parker, che finora ha costruito il suo ruolo di leader tra le detenute di colore, dal “corteggiamento” di Gloria in cucina a quello di Red dopo qualche incomprensione neanche troppo leggera. La bomba della tensione razziale è (quasi) stata innescata. Se esplodesse, Leitchfield diventerebbe davvero un inferno. A proposito di Leitchfield: Piper (Taylor Schilling) in apertura di episodio compie il suo ritorno dalla prigione federale e ritrova tutte le conoscenze che era stata costretta a lasciare. In particolare Nicky Nichols (Natasha Lyonne), forse l’unica amica che ha lì dentro. Ma è l’episodio anche dei nuovi arrivi. Entra nella storia una nuova detenuta, Brook SoSo (Kimiko Glenn), la classica antipatica al mondo. Vedremo come evolverà il suo ruolo all’interno del meccanismo seriale. E per non farsi mancare proprio nulla, assistiamo all’ormai consumato intermezzo da telenovela di Daya e Bennett e a qualche spiacevole sviluppo nella storia d’amore tra Morello e Christopher. Vedere per credere.

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