Il secondo episodio di Ray Donovan procede con la storyline della seconda stagione introducendo anche nuovi personaggi senza tralasciare le emozioni dei protagonisti. Difatti vedremo Ray (Liev Schreiber) riportare Mickey (Jon Voight) a Los Angeles dove ad attenderli c’è Cochran (Hank Azaria), con un accordo di segretezza, ed i non troppo entusiasti Terry, Bunchy e Daryll che non volevano il ritorno del padre in città. Contemporaneamente Ray deve gestire il nervosismo di Erza (Elliott Gould) sulle sue faccende economiche e le incertezze matrimoniali di Abby (Paula Malcomson).
La puntata dal titolo Uber Ray mostra tutte le peculiarità con cui si contraddistingue la serie scritta da Ann Biderman, che questa volta sceneggia insieme a David Hollander. L’episodio è composto da più elementi di scrittura, il primo quello più evidente è quello narrativo, come lo si vede nelle sequenze in cui troviamo padre e figlio stretti nella morsa del ricatto di Cochran. Ma anche nell’introduzione di nuovi personaggi quali: Kate (Vinessa Shaw), la reporter del Boston Global che cerca di fare luce sulla morte di Sully; che intraprenderà le prime ricerche per costruire i motivi che hanno portato il noto criminale a Los Angeles. Ma anche June (Ann-Margret) donna misteriosa ed “indebitata di favori” con Erza che si trova in un vicolo cieco.
Ma la sceneggiatura non si limita a raccontare intrecci criminali essa è costruita soprattutto per creare atmosfere, difatti sono molti i momenti in cui la macchina da presa si sofferma sugli intensi primi piani del suo carismatico protagonista. Egli nell’episodio si troverà a gestire, come sempre, più situazioni caratterizzati dalle stesse emozioni ma in scenari diversi, come lo dimostra la tensione quasi da gangster nella scena con Frances (Brooke Smith), in cui fa la voce “grossa”, che poi cambia radicalmente quando sarà convocato nell’ufficio di Erza, in cui è “vittima” delle ire del suo capo. Questo ricorrente e duplice aspetto che viene sottolineato dalla sceneggiatura da modo ai personaggi di emergere, come dimostrano le sequenze di Abby. La signora Donovan condivide la maggior parte delle scene o da sola o con Ray, avendo così la possibilità di vivere il personaggio ed esplorare questo amore-coercitivo che i due hanno dalla prima stagione e che ha reso possibile mettere in scena conseguenze sempre originali.
Il terzo episodio di Ray Donovan continua con il suo ritmo più psicologico che action che agevola soprattutto le nuove vicende di questa stagione e che promette molti attriti tra i nuovi personaggi, pronti a scavare negli affari di famiglia; ed i vecchi personaggi, litigiosi, nervosi e provocatori ma sempre “leali l’uno con l’altro”.