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Torna, dopo qualche settimana di pausa, la band dell’Ocean Park Hospital di Los Angeles. Avevamo lasciato i giovani protagonisti alle prese con i primi problemi di cuore – sentimentali, ovviamente – e li ritroviamo sempre con gli stessi dubbi. Emma (Ciara Bravo) è ancora indecisa se scegliere Jordi (Nolan Sotillo) o Leo (Charlie Rowe), mentre Dash (Brian “Astro” Bradley) cerca di stare vicino ad entrambi. Nel frattempo Charlie (Griffin Gluck) deve essere trasferito in una struttura più idonea ma l’infermiera Jackson (Octavia Spencer) non se la sente di abbandonarlo e Kara (Zoe Levin) finisce urgentemente in sala operatoria.

Red Band Society 1x06Si intitola Ergo Ergo il sesto episodio della prima serie di Red Band Society, la serie tv statunitense remake della fiction catalana di successo Polseres vergelle, ideata da Albert Espinosa,  sviluppata da Margaret Nagle e prodotta, tra gli altri, da Steven Spielberg. La serie continua ad alternare momenti drammatici ad altri più leggeri, fornendo gli ingredienti stessi della vita. E ora, oltre alle questioni amorose dei ragazzi, subentrano anche quelle degli adulti – in particolare tra Brittany (Rebecca Rittenhouse), il Dr. Adam McAndrew (Dave Annable) e la new entry, la Dr. Erin Grace (Mandy Moore), sua ex fidanzata – portando un po’ di pepe in un reparto troppo spesso costellato da brutte notizie. Red Band Society, però, paga una sceneggiatura alle volte un po’ troppo superficiale, che vuole inserire troppe questioni senza approfondirle adeguatamente. Dash e Charlie  sono spesso messi da parte a discapito, ad esempio, di Leo ed Emma, che sono il centro della storia.

Red Band Society 1x06(2)Quello che preoccupa, però, è il continuo calo dei telespettatori che evidentemente non hanno trovato quella giusta empatia coi i personaggi e li stanno pian piano abbandonando. Peccato, perché le premesse per fare di Red Band Society una buona serie tv erano decisamente alte, soprattutto per il tema trattato. Un tema che però andrebbe affrontato di getto e non pian piano come stanno facendo loro, rischiando così di perdere per strada il forte messaggio che volevano trasmettere.

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