State of Affairs 1×09 recensione dell’episodio con Katherine Heigl

    Photo from the episode "Cry Havoc"

    Charlie (Katherine Heigl) e la sua squadra si affrettano per dimostrare all’FBI che Stacy Dover (guest star Gracie Dzienny), la ragazza della sorellanza, è in realtà un membro attivo della cellula terroristica di Ar Rissalah. Nel frattempo, tra le indagine di alto profilo, Charlie è costretta a confrontarsi con il fatto che uno dei suoi più stretti collaboratori può averla tradita. Contemporaneamente Nick Vera (Chris L. McKenna) si avvicina di un ulteriore passo a Omar Fatah (Farshad Farahat) e a quello che rappresenta ora. Nonostante tutti gli sforzi, però, un attacco alla patria sembra sempre più in agguato.

    state of affairs 1x09Si intitola Cry Havoc il nono episodio della prima stagione di State of Affairs, la nuova serie tv statunitense della NBC di genere spionistico e ideata da Joe Carnahan. Dopo gli ultimi due episodi decisamente sottotono, con Cry Havoc State of Affairs sembra tornata quella della prima parte di stagione, dove ritmo e suspense erano un fattore dominante. Anche il problema di sceneggiatura e di credibilità, riscontrato precedentemente, qui sembra procedere diligentemente verso un obiettivo comune, che pian piano è sempre più chiaro: sconfiggere Ar Rissalah e proteggere la nazione da attacchi terroristici. A questo, però, si mescolano affari di stato, intrighi, bugie, morti, che con il procedere della serie si fanno sempre più complicati. Perché se all’apparenza c’è solo una lotta terroristica, dall’altra c’è una costante lotta al potere, soprattutto tra la Presidente Payton (Alfre Woodard) e la senatrice Green (Melinda McGraw), che utilizzano la morte di Aaron (Mark Tallman) come pedina per il successo finale.

    State of AffairsMa il nono episodio funziona soprattutto perché alterna costantemente gli eventi nell’arco di poche ore, mostrando una corsa contro il tempo necessario per riuscire a fermare un’invisibile minaccia che potrebbe portare ad eventi disastrosi. Perché sono proprio le intuizioni di Charlie e del suo team ad avere un ruolo fondamentale in tutto questo, dove capire il meccanismo di Ar Rissalah è la chiave di svolta per riuscire a catturare i suoi complici che si nascondo in “bella vista”. Tra una rete di bugie e una nazione da difendere, State of Affairs ha saputo risollevarsi brillantemente, ora però deve sapersi confermare per non rischiare di cadere nella banalità.

    VOTO:3.5/5 stelle