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Nel primo episodio avevamo lasciato Kara (Melissa Benoist) e Kal più uniti che mai. In Supergirl 2×02, dal titolo The last children of Krypton, la storia non è cambiata: i cugini d’acciaio volano nel cielo di National City in una sincronia che poche volte si riesce a percepire in lavori del genere, condendo il tutto con una buona dose di patos e azione.  Colori, vivacità, il passaggio alla CW sta facendo notare i suoi primi progressi e in modi sempre più simili al già collaudato The Flash.

 
 

La scena d’apertura vede proprio i due kryptoniani alle prese con il lavoro di squadra, mentre sventano scrimini per la città. In sottofondo, i disaccordi tra Superman e J’Onn sono il filo conduttore – finché non ci sarà da vedersela con il villain già annunciato nel primo episodio. Metallo, infatti, arrivato all’ultimo stadio della sua trasformazione, viene incaricato dalla Dottoressa sconosciuta di far fuori i due eroi alieni. E non sarà solo.

Come ci aveva mostrato nella prima puntata della seconda stagione, Supergirl si candida a essere una serie degna di essere seguita. Nonostante in questo episodio tutto si risolva troppo in fretta, i presupposti sono i migliori per quel che sarà il continuo di stagione. Clark torna a Metropolis, Metallo sembra essere già sconfitto, Superman e J’Onn tornano in buoni rapporti; la questione sembra nascondere qualcosa di losco e lascia aperti numerosi scenari che potrebbero senza dubbio sconvolgere lo spettatore più avanti. Resta ancora, forse troppo, nell’ombra la relazione interrotta fra Kara e Jimmy. Potrebbe essere un grosso passo in avanti come uno grosso indietro, nell’intento di far allontanare la serie da quei toni troppi sdolcinati del primo ciclo. Staremo a vedere come si evolveranno le cose, di certo i presupposi sono i migliori.

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