The Walking Dead
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Pollyanna McIntosh entra alle round table di The Walking Dead delle interviste londinesi e tutta l’attenzione si posa su lei. Bionda, alta, con un sorriso contagioso e carisma da vendere, insieme a lei Steven Ogg, con i suoi inconfondibili baffi.

 
 

I due iniziano subito a parlare dei loro personaggi, Pollyanna che nella serie interpreta Jadis, si è lasciata sfuggire che non le dispiacerebbe diventare un’Alpha, anche per vedere una donna leader nella serie. Per quanto riguarda la sua passione per The Walking Dead, ammette che non è una fan degli inizi: “Non guardavo lo show prima, da quando mi hanno coinvolta nel progetto ho iniziato a vederla e sono stata subito rapita dalla storia. Le prime sei stagioni le ho viste in binge watching e ora sono una grandissima fan, la trovo incredibile”.

Quando le viene chiesto cosa dobbiamo aspettarci dal suo personaggio lei risponde tranquilla: “Jadis è un personaggio davvero divertente al quale dedicarsi, dal quale non sai mai cosa aspettarti, può sembrare chiusa, ma spero non sia completamente incomprensibile, anche se non riesci mai a capire cosa stia pensando. È stratificata, piena di sfaccettature, calma e concentrata su tutto ciò che deve fare”. Che sia proprio lei la prossima Alpha?

Quando abbiamo incontrato Steven Ogg, il suo personaggio era vivo e vegeto nella serie, e lui ovviamente non aveva fatto trapelare nulla di quello che sarebbe accaduto a Simon, ma ce ne ha parlato, commentando la sua relazione con Negan in maniera molto esplicita, visto poi l’evolversi della storia: “Simon sarà sempre coerente con se stesso, se è vero che Negan vorrà ucciderlo con la sua mazza allora vorrà dire che dovrà farlo guardando negli occhi, perché dovrà vedersela con il suo orgoglio. È un personaggio che non ha mai abbassato lo sguardo con nessuno, in nessuna circostanza”. A quanto pare così è stato!

The Walking Dead, incontro con i protagonisti: Greg Nicotero e Christian Serratos

Quando gli abbiamo chiesto se gli zombi al giorno d’oggi abbiano ancora la valenza di esplicitare la paura nel diverso, nello straniero come nei film anni ’60, lui ci ha risposto: “Questo tipo di zombi inducono a riflettere molto più a fondo sul comportamento umano, mentre negli anni ’60 celavano una metafora politica. Con The Walking Dead li usiamo come strumento per esplorare la mente umana, per provare a comprendere cosa si è disposti a fare, e dove ci si può spingere, per sopravvivere”.

La buona notizia alla fine del junket ce la regala proprio lui, se in The Walking Dead Simon ci ha lasciati, fan di Steven Ogg non disperate, l’attore ci ha confermato che tornerà nella seconda stagione di Westworld con il suo personaggio, Rebus. Senza nessuno pronto a fracassargli la testa con una mazza.

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