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The Walking Dead 5x09Dopo il traumatico midseason finale, torniamo ad ammirare i paesaggi desolati, le labra screpolate dalla disidratazione, gli abiti logori, le facce stanche e sofferenti; torniamo a osservare da vicino il gruppo di sopravvissuti capitanato da Rick (Andrew Lincoln). La dipartita di Beth (Emily Kinney), violenta, improvvisa, inaspettata, richiedeva un episodio di metabolizzazione, una puntata che ci lasciasse affrontare la sofferenza per la morte di un personaggio che era nel racconto dalla seconda stagione e che aveva affrontato uno degli archi evolutivi più interessanti. Quella sofferenza che ci aspettavamo venire affrontata attraverso le emozioni dei più vicini a Beth, su tutti Daryl (Norman Reedus) e Maggie (Lauren Cohan), è stata invece trasportata a forza nell’episodio da uno stile che potremmo definire onirico, un approccio inedito, esistenziale, allo stato delle cose.

 
 

Protagonisti della puntata sono il già citato Rick, con Michonne (Danai Gurira), Tyreese (Chad L. Coleman), Glenn (Steve Yeun) e il nuovo arrivato Noah (Tyler James Williams). La missione, o scopo principale, dei nostri è quello di raggiungere la città natale di Noah, nella speranza che sia un posto ancora sicuro e in cui “ilbranco” può fermarsi.

The Walking Dead 5x09 2Il taglio onirico della narrazione e la perfetta costruzione della tensione fanno di questa midseason premiere un momento di riflessione nel mezzo di una stagione che fino a questo momento ha visto molto movimento, sia da un punto di vista motorio che da un punto di vista emotivo. Certo non manca l’azione, ma è utilizzata come causa scatenante di una riflessione che si sofferma sul significato dell’esistenza in un mondo senza speranza, un mondo distrutto dall’orrore del contagio.

La morte come unica via d’uscita, la consapevolezza di essere fedeli a se stessi e la libertà di poter scegliere se continuare a lottare per la sopravvivenza. Dopo quasi 5 stagioni (e qualche episodio non sempre di altissimo livello) The Walking Dead continua a stupire lo spettatore, a sua volta rapito da un racconto che in un finale di episodio dolorosamente magico e perfetto, dimostra di voler andare oltre la zombie story per poter raccontare l’umanità (e qualche volte la sua mancanza).

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