True Blood 5
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Una breaking news annuncia l’incendio di una delle fabbriche produttrici del drink sintetico più in voga della Louisiana! L’idea di Bill, accolta sin dall’inizio, con grande entusiasmo, ha generato, a quanto pare, un lauto successo.

 
 

E, per festeggiare, i seguaci di Lilith non possono che concedersi una prelibatezza umana, da dissanguare in una seduta corale. Il povero Bill, in balia di una crisi mistica, pende ormai dalle labbra della misteriosa dea vampira e, quando Eric tenta di orchestrare la fuga da quel covo di matti, gli tende una trappola. Salomè e le guardie dell’Autorità accerchiano i fuggitivi e li arrestano!

Intanto il plurimillenario Russel concede il suo sangue ai lupi mannari, preleva la piccola e indifesa lupa Emma (figlia di Luna) e la regala a Steve.

Anche in questo episodio, spazio ai flashback rievocativi: è la volta di Alcide che, mentre va a Jackson da suo padre, rimembra il sacro momento dell’iniziazione a lupo mannaro, la fedeltà al branco, quello stesso branco che ora lo ripudia perché perdente nel duello per la carica di capobranco.

Un’allucinazione, avuta in casa sua, convince la veterana Sookie – abituata, ormai da un pezzo, a presenze “altre” – a ricorrere alla chiaroveggenza di Lafayette che la mette in contatto con la nonna defunta. Dall’aldilà, in modo criptico, si materializzano indizi sull’oscura morte dei coniugi Stackhouse. E, mentre la nostra fatina cerca di destreggiarsi in questa bambagia di arcani rebus, il mistero degli Obama – i gruppi dell’odio – viene a galla… tutte le strade portano all’ex-sceriffo di Bon Temps. E’ proprio a casa di quest’ultimo, Bud Dearborne, che i due plot (Sookie alla ricerca degli assassini dei genitori e lo sceriffo Bellefleur alla ricerca dei criminali razzisti) si intersecano. Sookie e Hoyt si ritrovano in ostaggio tra lo sterco dei maiali.

Un episodio scoppiettante, con numerosi colpi di scena – alcuni dei quali largamente previsti, ma comunque azzeccati -, risolutivo e, allo stesso tempo, in grado di tessere inestricabili ragnatele e mescolare carte che parevano scoperte! Ritmo febbrile e dialoghi che non deludono, impreziosiscono poi il ribelle magma narrativo ormai agli sgoccioli…

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