Robin Williams film

Lo sò che giunti al termine di questa nostra vita tutti noi ci ritroviamo a ricordare i bei momenti e dimenticare quelli meno belli, e ci ritroviamo a pensare al futuro. Cominciamo a preoccuparci e pensare: “io che cosa farò? chissà dove sarò da qui a dieci anni?” Però io vi dico: “Ecco guardate me!” Vi prego, non preoccupatevi tanto, perché a nessuno di noi è dato soggiornare tanto su questa terra. La vita ci sfugge via e se per caso sarete depressi, alzate lo sguardo al cielo d’estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata, quando una stella cadente sfreccerà nell’oscurità della notte col suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare.

 

La citazione è tratta da Jack, film di Francis Ford Coppola che racconta di un bambino con una rarissima disfunzione genetica: invecchia quattro volte più velocemente del normale, cosa che riduce di molta la sua aspettativa di vita. Protagonista del divertente e commovente film è Robin Williams, un uomo, un attore che con la sua faccia e il suo sguardo triste ha fatto ridere e piangere, ha fatto crescere milioni di bambini, uomini e donne che adesso, pur conoscendolo solo attraverso il grande schermo, piangono la sua scomparsa.

Noto come attore comico nella serie tv cult Mork e Mindy, in cui il nostro interpretava un alieno umanoide arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su un’astronave a forma di uovo, Robin Williams si è fatto conoscere molto presto per i tantissimi ruoli magici che ha interpretato, ruoli fondati su una fisicità spiccata, un sorriso beffardo e allo stesso tempo dolce, una malinconia nello sguardo che veniva spazzata via da una battuta e una risata al momento giusto, un moderno Totò, un Pulcinella d’Oltreoceano che ha fatto da migliore amico, da padre, da fratello ai suoi spettatori e a quanti sono riusciti, attraverso i suoi ruoli, a superare momenti difficili della propria vita.

La sua è stata a tutti gli effetti una vita spettacolare, come quella di una stella cadente, non brevissima (ma nemmeno troppo lunga) ma luminosa, straordinaria. Chi lo ha conosciuto ne parla come un uomo gentile, un’anima buona, chi non lo ha conosciuto invece lo ricorda per il suo grande talento. La sua improvvisa, brusca dipartita sembra chiudere il montaggio della sua esistenza su note tristi, ripiegando nel triste e solito cliché dell’animo tormentato dell’artista. Un luogo comune tragicamente veritiero, con protagonista una forza tremenda, oscura, terribile. Eppure la vita di Robin è stata luminosa: Mork, Adrian Cronauer, il folle Parry, Peter (Pan) Banning, il Genio, il papà pronto a tutto Daniel Hillard, Alan Parrish catturato da un gioco da tavolo, il citato Jack Powell, il suo Sean Maguire da Oscar e soprattutto il professore John Keating sono i suoi personaggi più famosi, senza dimenticare le poche, ma ugualmente straordinarie volte in cui l’attore si è calato nei panni del cattivo, come per Christopher Nolan o per Mark Romanek.

Quest’oggi, nel periodo in cui le stelle cadenti sono copiose nel firmamento, le lacrime di San Lorenzo cadono tristi, ma luminose, ricordando una persona, un marito e un padre, un’artista che ci ha fatto capire che non si è mai troppo grandi per ‘pensieri felici’, che ci ha mostrato che se si amano i propri familiari si trova il modo per stare con loro, che ci ha raccontato la storia de Re Pescatore e che ci ha insegnato a guardare la cose da un’altra prospettiva.

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