Skylight: la spiegazione del finale del film

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Diretto da Chris Cullari e Jennifer Raite, il film del 2022 Skylight porta lo spettatore a confrontarsi con le conseguenze della manipolazione psicologica, che può persistere anche in persone che stanno attivamente cercando di liberarsene. Nel film, infatti, il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è decade, gettanto tanto le protagoniste quanto il pubblico in un caos nel quale non sembrano poterci essere punti di riferimento certi. Manipolazione psicologica che avviene in questo caso a partire dall’incontro con una setta.

I due registi, anche sceneggiatori del film, hanno infatti raccontato di essersi ispirati a NXIVM, un’organizzazione fondata nel 1998 da Keith Ranier che si presentava come un gruppo di auto-aiuto e crescita personale, ma che si è rivelata essere una setta manipolativa e abusiva. Con Skylight si affrontano così non solo i modi in cui la propria mente può diventare un nemico, ma anche come tali modi possano essere scatenati dal potere che qualcun altro riesce ad esercitare sulle persone.

Per gli appassionati di questo genere di film, dove niente è come sembra e il nemico è potenzialmente ovunque, ecco un titolo da non perdere assolutamente. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Skylight. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Skylight trama

La trama e il cast di Skylight

Il racconto si svolge nel deserto del New Mexico, dove una setta chiamata Skylight ha la sua base in un campus di nome The Aviary diretto dall’affascinante Seth (Chris Messina). Capo carismatico della setta, l’uomo è un perfido e astuto manipolatore. Tra i partecipanti al campus ci sono anche Jillian (Malin Akerman) e Blair (Lorenza Izzo), due giovani donne in cerca di libertà. Quello che trovano, tuttavia, è una vera e propria prigione.

Decidono dunque di scappare ma si rendono ben presto conto che le loro menti sono ormai controllate da Seth. Riescono comunque ad addentrarsi nel deserto, dove dovranno però lottare contro le insidie e le allucinazioni che le perseguitano. Man mano che le energie diminuiscono e il cibo finisce, Jillian e Blair temono di non farcela, ma sanno che il nemico da combattere è nelle loro teste.

La spiegazione del finale

Il programma Seth, chiamato Sintesi, consisteva in associazioni di parole ripetute e strane maschere vuote. Era stato creato per togliere l’identità alle donne e permettergli di ricostruire tutto, dai ricordi degli eventi passati alla percezione di quelli attuali. Di conseguenza, la maggior parte di ciò che abbiamo visto nel deserto potrebbe non essere accaduto affatto. Di certo, Jillian che si butta dalla scogliera, l’apparizione di Delilah e il costante viaggio circolare delle donne non erano reali.

Più le donne si allontanano dal culto e più diventano disperate, più le loro allucinazioni si rafforzano. La piccola quantità di cibo e acqua sparisce e Blair viene indotta a mangiare bacche velenose, mentre Jillian si aggrappa a un computer portatile rubato che ha mentito sul averlo abbandonato a Calvario. Entrambe le donne sembrano lavorare l’una contro l’altra e contro sé stesse. I cellulari appaiono e scompaiono senza alcuna spiegazione e vengono lasciati misteriosi biglietti senza che si ricordi di averli scritti.

Skylight cast

Alla fine, quasi allo stremo delle forze, le donne trovano un camper con cibo e acqua e decidono di riposare per un po’. Jillian carica il portatile e guarda le “sessioni di barriera” di Delilah e Blair. Ciò che vede la convince che Blair ha ucciso Delilah su suggerimento di Seth. Jillian vuole perdonarla perché insiste che Seth l’ha costretta a farlo. I suggerimenti sono però troppo forti e Jillian pugnala Blair, pensando così di uccidere Seth. Quando si rende conto di ciò che ha fatto, ci viene mostrata una diversa “sessione di barriera”.

In essa, sembra che sia stata Jillian stessa a uccidere Delilah e non Blair. Tuttavia, tutto ciò che Seth dice è una bugia, quindi è possibile che abbia ucciso Delilah e abbia fatto credere a Jillian di averlo fatto. Mentre si allontana con Jillian nel suo furgone, lei chiede come l’abbia trovata e lui risponde che non se n’è mai andata. Questa potrebbe essere una delle poche affermazioni vere che fa. Tutto ciò che è accaduto tra Blair e lei nel deserto potrebbe essere stato nella sua mente.

Vediamo Seth scavare qualcosa e dare fuoco al camper mentre si allontanano, ma le fiamme hanno la stessa colorazione psichedelica di ogni allucinazione. È possibile che nulla di tutto ciò fosse reale, ma più probabilmente, in base al comportamento di trance alla fine, è stata di nuovo drogata da Seth e sarà condizionata a una verità più appetibile che non include il fatto che abbia ucciso qualcuno. Jillian sarà probabilmente convinta che Blair abbia lasciato Skylight da sola.

Alla fine, dunque, ciò che ha ostacolato la gioia delle donne è stato Seth e il modo in cui ha messo le loro stesse menti contro di loro. Nella loro disperata ricerca di un gruppo a cui appartenere, hanno perso sé stesse. Le donne di Skylight vivevano dunque in una gabbia, una prigione per i membri che non hanno bisogno di essere imprigionati, visto che le loro ali sono già state tarpate.

Il trailer di Skylight e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Skylight grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 7 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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