
I Video 360: la porta d’entrata della realtà virtuale. L’evoluzione tecnologica ha modificato negli ultimi 15 anni il nostro modo di comunicare, di scrivere, di leggere, di guardare la “televisione”, di fotografare, di ascoltare musica, di fare quasi ogni cosa nel nostro quotidiano. Quello che però oggi per noi è un’abitudine solo ieri era una novità, un cambiamento, qualcosa che mai avremmo pensato potesse diventare parte integrante delle nostre vite.

Se pensiamo alla realtà virtuale, non possiamo negare che se ne parli da anni, anche se ancora è ben lontana da essere di pubblico dominio (se si esclude l’universo del gaming). Secondo gli analisti di Digi-Capital, nel 2020 il settore del VR/AR varrà 150 miliardi di dollari ma gli investimenti delle aziende sono ancora molto contenuti. Di conseguenza il modo più rapido per avvicinare gli utenti a questo mondo è considerato il video 360, ovvero video a 360 gradi (e le immagini) che fanno vivere allo spettatore un’esperienza immersiva. Dal 2014 è possibile realizzare i video 360 con diverse tipologie di camera ma solo dall’anno scorso Facebook e YouTube hanno annunciato la compatibilità delle due piattaforme con il nuovo formato, rendendolo così noto e fruibile al grande pubblico.
Video 360, la strada
più accessibile verso il VR
Il video 360 fino a oggi è stato prevalentemente utilizzato per filmare sport no-limits e paesaggi mozzafiato ma le opportunità del nuovo mezzo sono infinite, anche grazie al continuo sviluppo di occhiali VR sempre più sofisticati e sempre più alla portata del consumatore. Qualcuno ha già sperimentato lo storytelling realizzando dei cortometraggi horror, altri hanno realizzato grandi reportage come il New York Times e qualcun altro ha provato a raccontare eventi o manifestazioni per fare vivere a chi non è presente le emozioni di un red carpet o di un festival.

Innovare significa anche sfruttare una tecnologia in campi, settori, situazioni in cui ancora non è stata adottata, per raggiungere un numero sempre più grande di fruitori e trasformarla in uno standard. Il video 360 è la strada più accessibile verso il VR. L’importante è percorrerla.

