Ezra Miller per Playboy: sesso, (poli)amore e morte

Nelle sale di tutto il mondo nei panni di Credence Barebone, Ezra Miller è da tempo una delle star più interessanti nel panorama mondiale. 26 anni, una carriera costruita su pochi ruoli ma ben riconoscibili, dai franchise per il grande pubblico (Flash/Barry Allen per il DCEU e Credence per Animali Fantastici), ai piccoli film, dove emerge la sua incredibile sensibilità di giovane interpreta, come Noi Siamo Infinito o …E ora parliamo di Kevin, Miller conquista giorno dopo giorno fan e riconoscimento, anche per la sua personalità sopra le righe.

 

Protagonista di un servizio fotografico molto sexy, firmato da Ryan Pfluger, sulle pagine di Playboy, l’attore ha anche rilasciato alla rivista un’intervista a Ryan Gajewski sulla rivista, raccontando un’intimità affascinante, allegra e luminosa.

Sulla sua carriera musicale:

“Ho cominciato a cantare, perché questa donna, la mia insegnante di musica dell’asilo, mi ha fatto quest’incantesimo molto particolare, che è una cosa che ogni vero artista può fare a ogni bambino che ha un’energia creativa. In pratica, punti la tua bacchetta – che sarebbe il tuo dito – al bambino e gli dici ‘Sei un Artista’”.

Sulla morte:

“(Penso alla morte) ogni giorno, tutto il tempo, è questa la via del samurai (…) Nel buddismo, dicono che bisogna pensarci cinque volte al giorno”.

Sull’amore:

“Sto cercando esseri queer che mi capiscano all’istante in quanto essere queer, con i quali stringere una connessione familiare, e con i quali possa sentirmi sposato da 25 vite nel momento in cui li incontro. E poi sono in una squadra: il poliamore. E so che si ameranno l’uno l’altro perché se sei nel poliamore è così, e noi ci amiamo tantissimo.”

Sul sesso:

“Ho più di una pratica estatica, ma ho anche delle pratiche concrete, quindi a volte, non faccio sesso per molto tempo perché la mancanza di sesso è importante per me quanto il sesso stesso. C’è stato sicuramente un lungo tempo di solitudine senza sesso per interpretare Credence.”

Sull’abuso:

“Sono un sopravvissuto ad abusi, sicuramente, in molte capacità, a partire da un’età molto giovane…  Sono stato aggredito molte volte nella mia vita. Anche da fottuti bigotti. Mi sono trovato, naturalmente, in situazioni in cui fare un provino era una leva per il sesso. È davvero importante conoscere la diversità delle voci che sperimentano questa merda, diversità di generi, di capacità, di tipi di persone. Tutti sono vittime. Tutti sono sopravvissuti.”

Sull’arte:

“L’arte è in assoluto l’unica cosa che ho. Se non l’avessi avuta, sarei stato fottutamente morto da molto tempo. Sarei morto. L’avrei fatto da solo probabilmente.”

Ezra Miller per Playboy

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