Al Festival di Roma 2013 è
stato accolto un altro grande protagonista internazionali per la
sezione “incontri”, il regista del film in concorso
Her, Spike Jonze.
Nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica è stato
accolto calorosamente con un incessante applauso dal pubblico,
accreditati e stampa estera, pronti ad ascoltare tutto ciò che lo
ha portato a realizzare il film in concorso e ad esplorare la sua
filmografia.
Attraverso le clip di Essere
John Malkovich e Weapon Of Choice dei
Fatboy Slim, storico gruppo con cui il regista collabora. Si
è parlato del suo linguaggio molto sofistico che mescola diverse
forme, come lo è stato per, Her, in cui oltre a
sottolineare questo rapporto moderno con la tecnologia viene
mostrato anche il grande discorso sull’intimità e tutte le cose che
ci impediscono di trovarla. Il regista ha parlato di come ha
gestito il set e il lavoro con gli attori.
Penso che tutti i set sono piuttosto isolati, in questo, il
personaggio era veramente solo in scena, eravamo massimo in sette
persone sul set, io, il fonico, il macchinista ma comunque c’è
stato un coinvolgimento da parte di tutti e tutti hanno
contribuito. Io chiedo ai miei attori di attuare questa
operazione di mutazione, qualcosa che riguarda personaggi e tutti
gli attori vogliono scomparire nelle storie. Nel parlare del film
io spiego questa disponibilità e apertura emotiva mostrando
l’interiorità. A Joaquin Phoenix ho chiesto di mostrarsi attraverso
i vestiti, i baffi, il trucco e quando ha visto il tutto era
rimasto sorpreso, poiché pensava di fare un film sul
futuro!
Inseguito è stata trasmessa una estratto di Da
Funk dei Daft Punk e una di Jakass,
mostrando il mondo da cui viene Jonze, fatto di videoclip e spot
commerciali.
Io penso di rappresentare la prima generazione cresciuta con
videocamere proprie che hanno giocando con essere. Io ne ho sempre
avuta una e sono cresciuto senza distinguere le diverse forme del
video ed è una cosa che mi è rimasta, per me e i miei amici non
c’era distinzione, dove si andava abbiamo sempre ripreso. Penso che
i registi video avessero una brutta reputazione per via del
montaggio veloce per me quando ho cominciato con il cinema, la cosa
che mi importava realmente erano gli attori e i personaggi, erano
le cose che mi incuriosivano, poiché loro venivano dalla
recitazione e non li avevo mai “conosciuti” e ancora oggi sostengo
molto i miei personaggi.
Subito dopo il suo commento viene
fatta notare la sua collaborazione storica con gli Arcade
Fire, band con cui ha lavorato sin dai primi videoclip e che
ora hanno composto la colonna sonora di Her.
Quando ho cominciato Her ho pensato subito a loro.
Stavano lavorando al loro disco e io stavo girando e alla fine c’è
stata questa influenza reciproca.
In un’altra clip viene mostrato uno
spot della Nike e un estratto di Il ladro di
Orchidee. Il regista ha subito sottolineato le doti dei due
attori appena mostrati Meryl Streep e Chris Cooper e
il loro modo di giocare con gli oggetti più comuni.
Quando incontri questi grandi artisti noti che hanno un grande
senso di esplorazione e di gioco e riescono ad evocare una forza
come quella che si ha all’origine. Le cose che sono state inventate
hanno per i bambini un significato diverso. Loro non si trovano
difronte a costruzioni mentali, vestiti etc etc ed è affascinante
vederli che stanno cercando di capire come funziona, non sanno le
regole. In Her per esempio, Samantha non si sa
da dove viene e si ritrova come se fosse nel mondo dei bambini, non
ha avuto esperienze anche se ha una grande rapidità di pensiero, ma
impara, ed è interessante accompagnarla e vederla crescere.